La Cassazione quatta quatta si avvia a sdoganare la stepchild adoption
12 Ottobre 2016
Era chiaro che la la stepchild adoption non sarebbe stata stralciata dalla legge sulle unioni civili; con l’approvazione del comma 20 nella legge Cirinnà, l’adozioni di bambini nati da utero in affitto da parte di coppie omosessuali è stata sostanzialmente rimandata dall’aula di Montecitorio a quelle dei tribunali. Come dimostrano le recenti sentenze, l’adozione di bambini da parte di coppie omosessuali è stata reintrodotta per la porta giurisprudenziale.
A colpi di sentenze, infatti, quatta quatta la Cassazione sta sdoganando la stepchild adoption, e nonostante la recente condanna della pratica all’utero in affitto da parte del Consiglio d’Europa, una nuova sentenza era attesa per oggi. Secondo le indiscrezioni, l’adozione anche per i gay oggi poteva essere definitivamente legittimata; tuttavia, all’ultimo momento la decisione è stata delegata ad un’altra sezione della Corte, ovvero la prima sezione civile, specializzata in famiglia e diritti della persona.
Contro la pratica dell’utero in affitto e contro le continue sentenze a favore di coppie omosessuali, in tarda mattinata alcuni Parlamentari – tra cui Eugenia Roccella, Gaetano Quagliariello, Carlo Giovanardi, Maurizio Gasparri, Roberto Formigoni – e una delegazione del Comitato Difendiamo i Nostri Figli, con il portavoce Massimo Gandolfini, si sono ritrovati a Piazza Cavour di fronte al Palazzo di giustizia per denunciare quello che ormai è un vero e proprio golpe contro la famiglia e per difendere il diritto di ogni bambino ad avere una mamma e papà.
In questi mesi abbiamo visto una marcia a tappe forzate verso l’adozione gay e l’utero in affitto, attraverso le sentenze, ma la protesta pubblica ha ottenuto almeno che oggi ci fosse una battuta d’arresto.