La centralità del Parlamento? Per i finiani è solo un ricordo
29 Settembre 2010
di redazione
Se c’è una cosa che per Gianfranco Fini è sempre stata non negoziabile è la centralità del Parlamento. Il presidente della Camera lo ha ricordato, l’ultima volta, nell’ormai celebre discorso alla Festa Tricolore di Mirabello. Proprio per questo ci permettiamo di segnalargli che una delle sue più fidate teste d’uovo, Filippo Rossi, ha cambiato idea.
Per Fini "la centralità del parlamento", questione senza dubbio cogente in tempi in cui le democrazie occidentali evolvono rapidamente nelle proprie forme e strutture di rappresentanza, è un po’ come il cacio sui maccheroni: si parli di intercettazioni, Unità d’Italia, federalismo, manovra economica o temi bioetici, il Presidente della Camera sta sempre lì a rimarcare un "libero confronto" e nella Camera e nel Senato, così come la difesa delle prerogative sue o del capo dello stato.
Ma oggi scopriamo un sorprendente editoriale di Filippo Rossi in cui si legge che "la politica, se vuole capire il respiro profondo della storia, e se a quel respiro vuole ‘accordarsi’, ha il dovere di pensare ‘extraparlamentare’". Avete capito bene, extraparlamentare, neanche Rossi fosse appena uscito da un’assemblea al Leoncavallo o da una fumosa riunione dell’Autonomia Operaia. Ma allora che fine ha fatto la tanto decantata centralità del parlamento e che ne dice Fini di questo strappo?
Ovviamente poi, come sempre accade negli ineffabili editoriali dei farefuturisti, si capisce che il tono non è certo quello massimalista da centri sociali ma lo stile minimal e normalizzante della nuova destra alternativa: "Quello che serve – precisa Rossi – è un extraparlamentarismo solare e moderato", pizza e mandolino se si può dir così. Un extraparlamentarismo tutto da "sognare". L’impressione che abbiamo avuto noi leggendo l’articolo però è un’altra: forse il Presidente della Camera è davvero pronto alle dimissioni. Che farà dopo aver lasciato polemicamente il Palazzo? Lo vedremo scendere in piazza a fianco dei grillini e del popolo viola? Se così fosse avremmo la controprova che in realtà Fini non si è mai interessato alla centralità del parlamento, ma semplicemente al fatto di essere lui al centro dell’attenzione.