La Commissione pari Opportunità della Provincia di Pescara scende in campo
16 Dicembre 2011
L’Abruzzo scende in campo in difesa delle donne. E lo fa con un forte impegno contro la violenza. Violenza non solo fisica, ma anche psicologica, che si esprime in atti persecutori ma anche come privazione della libertà.
Si respirava aria di festa qualche giorno fa in occasione dell’aperitivo solidale organizzato dalla Commissione Pari Opportunità della Provincia di Pescara e dalla Consigliera di Parità Vittoria Colangelo. Eppure la serata era organizzata proprio per sensibilizzare su questo tema, che affligge, silenziosamente ma gravemente, la società: donne perseguitate da ex mariti e fidanzati, vittime di stalking solo per aver scelto di mettere la parola fine ad una relazione o casalinghe che subiscono l’ira violenta di mariti maneschi.
Tutte storie con un unico comune denominatore: la violenza. L’abuso fisico e psicologico, colpisce troppe ex fidanzate, mogli e madri, che per un antico retaggio culturale, non fanno parola dei maltrattamenti subiti, ritrovandosi a sperimentare stati psicologici di depressione, frustrazione e triste rassegnazione in silenzio, fino ad arrivare addirittura a colpevolizzarsi. Purtroppo spesso è l’atto estremo, tragicamente irreversibile, l’unico capace di accendere i riflettori su situazioni che erano prevedibili e che con un intervento preventivo, avrebbero potuto essere evitate.
A volte “da sole non si può”, ed è quindi dovere e responsabilità sociale creare strutture idonee sul territorio, con equipe specializzate cui potersi rivolgere in caso di necessità . Fronteggiare tempestivamente ogni emergenza, quindi, fin dai primi segnali. Come fare? L’idea è stata quella di creare il centro antiviolenza Ananke di Pescara per supportare le vittime di abusi. Nel corso della serata sono stati raccolti fondi da devolvere per far sopravvivere Ananke. Un regalo natalizio rivolto a tutte le donne, vittime di maltrattamenti fisici e psicologici, creando un network di consapevole solidarietà per sostenerne le fragilità.