La controffensiva milionaria di DSK tra principi del foro e agenti della Cia
03 Giugno 2011
Dalle stalle (la sudicia prigione di Rikers Island)… agli appartamenti a 5 stelle. Travolto dal sexgate in salsa francese che lo aveva letteralmente gettato di faccia nel fango, Dominique Strauss-Kahn ora rialza la testa e dalla sua prigione dorata – una lussuosa abitazione di due piani nel quartiere Tribeca a Manhattan – schiera un team di investigatori, ex spie della Cia e consulenti della comunicazione. Un vero e proprio scudo umano di esperti per far fronte alle accuse di violenza sessuale, mosse dalla signorina Nafissatou Diallo, femme de chambre del Sofitel di New York, che sono costate le manette e hanno portato al capolinea la carriera politica dell’ex numero uno del Fmi.
In attesa di vederlo sul banco degli imputati newyorchesi, con 7 capi d’accusa sospesi sulla testa, dal 153 di Franklin Street, tra una spa, un cinema e una palestra DSK sta oliando la sua macchina difensiva, che si prefigura esplosiva. In pista si sono Benjamin Brafman, il più “cinematografico” dei suoi avvocati, famoso per la sua capacità di far spuntare dal nulla testimoni e prove che fanno impallidire giurati e procuratori; il colosso investigativo Guidepost Solutions, che si descrive come una “società di consulenza che offre un servizio completo di indagini e sicurezza”, sta lavorando sui familiari della cameriera rimasti in Guinea per cavarne una rappresentazione utile alla difesa, mentre l’agenzia TD International, uno studio di “consulenza strategica” che si occupa sia di relazioni pubbliche che di servizi investigativi, gestito da ex ufficiali di operazioni della Cia e diplomatici degli Stati Uniti in pensione, si sta occupando delle pubbliche relazioni di DSK. A Parigi il suo team ha chiesto, invece, la consulenza, almeno informale, di alcuni consiglieri con cui Strauss-Kahn lavorava in passato affiliati a Euro RSCG, uno dei migliori hub di public relation in Francia.
Intanto, i difensori di DSK giocano al detto-non detto. La scorsa settimana hanno inviato una lettera furbesca al procuratore distrettuale Cyrus Vance Jr. per negare di aver diffuso informazioni ai giornalisti, aggiungendo che se fosse loro intenzione alimentare la foga dei media avrebbero potuto “diffondere immediatamente informazioni che secondo noi compromettono seriamente le qualità dell’accusa e la credibilità dell’accusatore”. Pare, insomma, che la linea di difesa di Strauss-Kahn non faccia più leva sul consenso ma sulla credibilità. Per questo gli sforzi dei legali si stanno concentrando sulla costruzione di un’immagine denigrante della vittima – che vogliono dimostrare consenziente all’atto sessuale e che sulle pagine dei quotidiani di New York appare già come un ‘caso suburbano’ –, una soluzione comune per chi ha a disposizione fondi sufficienti. E DSK, originariamente (ma solo originariamente) “l’uomo nuovo del ceto medio”, ne sta tirando fuori dalla tasca un bel po’: mezzo milione di dollari, per la precisione. Senza contare che, solamente per la sicurezza, si stima che monsieur Strauss-Kahn potrebbe arrivare a sganciare 200mila euro al mese.
I risvolti di questa vicenda a base di ‘sesso e potere’ potrebbero essere imprevedibili. La parola di Strauss-Kahn – di cui peraltro, carta canta, l’Eliseo conosceva le attitudini sessuali ben dal 2007, quando sul tavolo del presidente Sarkozy pervenne una nota redatta da un poliziotto in cui si diceva che l’ex direttore del Fmi era stato sorpreso dagli agenti in auto in atteggiamenti equivoci in un luogo di incontri a pagamento alla periferia parigina – avrà la meglio su quella di una cameriera che, dal canto suo, stringe in mano il test del Dna che dimostra l’avvenuto rapporto sessuale? A lunedì l’ardua sentenza. Intanto chissà se tutto il lusso e le celebrities che circondano il suo rifugio – in zona abitano Cameron Diaz e la superpagata stella del baseball Alex Rodriguez – riusciranno a far distogliere a DSK lo sguardo dal suo polso che al posto di un Rolex è ‘adornato’ da un misero bracciale elettronico che gli ricorda: sei un sorvegliato speciale e puoi scordarti di correre per le presidenziali del 2012.