La densa giornata di Monti: gli incontri con Geithner, Cameron e Tusk
08 Dicembre 2011
di Andrea Doria
Tra poche ore il Consiglio europeo più atteso della storia avrà inizio. Dopo aver trascorso la serata al teatro "La Scala" per la prima vippissima del Don Giovanni di Wolfango Mozart (le due megere del programma radiofonico "La Barcaccia" hanno bocciato, c’è da fidarsi) in compagnia del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, il presidente del Consiglio italiano, Mario Monti, ha questa mattina incontrato Timothy Geithner, il segretario del Tesoro statunitense, dal quale ha incassato pieno sostegno per le riforme messe in campo dal governo italiano.
L’incontro italo-statunitense avvenuto a Milano è stata anche l’occasione per discutere dell’imminente visita di Mario Monti dagli Obama’s alla Casa Bianca il prossimo mese, un fatto che sancisce di fatto la fine dell’appestamento frutto del "bello, giovane ed è pure abbronzato" con il quale Berlusconi aveva dato il benvenuto l’attuale inquilino nero alla Casa Bianca poco tempo dopo il suo insediamento.
Gli Stati Uniti sostengono gli "sforzi dell’Italia e dell’Unione Europea" e, incoraggiati dai progressi delle ultime settimane, guardano con molto interesse al vertice europeo che si apre oggi a Bruxelles. Questol il messaggio del capo del Tesoro Usa.
L’incontro fra Geithner e il premier-ministro dell’economia Mario Monti è durato circa un’ora nella sede della prefettura di Milano. Per Geithner quelle dell’Europa "sono sfide impegnative, ci vorrà tempo ma siamo confortati dai progressi delle ultime settimane".
Il Consiglio europeo inizierà stasera. Prima dell’avvio dei lavori del vertice Ue il premier Mario Monti avrà un incontro bilaterale con il premier britannico David Cameron con il quale ha già avuto una conversazione telefonica questa mattina.
È utile cercare di capire i punti di vista altrui sulle modifiche al trattato e quali sono gli obiettivi per avere una migliore comprensione delle opinioni degli altri paesi sui temi sul tavolo e per cercare di spiegare la nostra posizione», ha detto un portavoce.
Downing Street ha precisato che non intende delineare le posizioni britanniche nel negoziato: "Chiaramente ci sono opzioni sul tavolo e queste opzioni implicano cose diverse che chiederemo nel negoziato", ha detto il portavoce. Monti dovrebbe avere un bilaterale anche con il premier polacco Donald Tusk.
Un’incontro con Polonia e Gran Bretagna, se frutto di libera iniziativa del governo italiano (e non corcordato all’ultimo summit italo-franco-tedesco, potrebbe finalmente segnare la fine di una politica di auto-isolamento europeo al quale una certa negligenza passata ci aveva consegnato sullo scacchiere intergovernativo a livello europeo.
Il presidente francese Nicolas Sarkozy, cofirmatario assieme alla Cancelliera tedesca, Angela Merkel, della lettera manifesto inviata dalla coppia al presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, ha nella mattina di oggi dichiarato che se oggi non si riuscisse a trovare nessun accordo al Consiglio europeo, c’è la possibilità che "l’Europa si disfi".
I mercati non hanno reagito bene e lo spread tra Bpt italiani e Bund tedeschi è tornato sopra quota 400. Segno che a Parigi – a pensar male – abbiano trovato una manovella segreta per mandar su e giù lo spread a comando. Magari per mettere pressione sui paesi europei che più accuserebbero il collasso dell’euro come l’Italia dal punto di vista francese (tutto da dimostrare).
Nel frattempo la Bce ha abbassato oggi tutti i tassi dello 0,25%. Quello fisso di rifinanziamento scende così all’1%. Il Consiglio direttivo dell’Eurotower, riunito per la seconda volta sotto la presidenza di Mario Draghi, ha deciso di intervenire anche sul tasso sui depositi che passa allo 0,25%% e su quello marginale, sceso all’1,75%%.
L’ultimo intervento risaliva allo scorso 3 Novembre quando il consiglio direttivo della Bce aveva abbassato di 25 punti i tassi portando quello di riferimento dall’1,5 all’1,25%. Segno che il rischio recessione è ormai considerata una certezza a Francoforte.