La favoletta del Valle da occupato a partecipato
31 Luglio 2014
di redazione
Sembra avviarsi alla conclusione il braccio di ferro (per dire) tra Comune di Roma e Teatro Valle occupato. Gli ‘attivisti’ che hanno occupato, appunto, il teatro da anni, sono disposti a uscire come richiesto dall’assessore alla cultura di Roma, Gabriella Marinelli, nei giorni scorsi. "Siamo disponibili ad accettare i termini della proposta avanzata dal Teatro di Roma", fanno sapere, "Siamo disponibili a indicare la data della nostra uscita dal Teatro Valle per il 10 agosto affinché si abbia il tempo per una serie di incontri con l’assessorato e il Teatro di Roma per definire la convenzione che ci è stata indicata". Il teatro, una volta libero, sarò consegnato alla Soprintendenza ai beni architettonici di Roma per i lavori di restauro. E già si parla di gestione "partecipata" del Teatro, "su ciò il presidente del teatro di Roma Marino Sinibaldi, nell’ultima assemblea cittadina, ha dato disponibilità e manifestato il suo interesse", fanno sapere gli occupanti che rivendicano "l’impegno e la resistenza artistica che ha scongiurato la privatizzazione del teatro Valle". Secondo il sindaco di Roma, Ignazio Marino, "Abbiamo chiesto che gli artisti del Valle accettino la nostra proposta, ovvero l’opportunità di una produzione culturale sotto la guida del Teatro di Roma. Nelle prossime ore vedremo quale sarà la decisione finale". Marino ha sottolineato di aver ottenuto un risultato senza "durezza di scontri, ma con un dialogo intelligente e costruttivo e riconoscendo il potenziale culturale di chi ha occupato. Io sono sempre stato per riportare la situazione del Valle nella legalità". Secondo il Foglio si è trattato invece di una "occupazione illegale travestita da operazione culturale".