La furia dell’uragano, il dramma di Haiti
11 Ottobre 2016
di Redazione
Haiti vive l’ennesimo apocalittico dramma: una settimana fa circa l’urgano Matthew si è abbattuto sulle coste dell’isola e ha provocato distruzione e morte .
Oltre al disastroso bilancio per il numero di decessi, circa 900 i morti, la furia dell’uragano- di categoria 4- ha spazzato via intere città e villaggi: si stima che Matthew abbia distrutto circa 300 scuole, decine di centinaia di case e scorte alimentari. Secondo una stima dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, una delle più importanti organizzazioni non governative che si occupa di migrazioni e diritti umani, le persone interessate dagli effetti dell’uragano sono state più di 2 milioni, di cui 1,4 milioni hanno bisogno di assistenza umanitaria.
A questo drammatico quadro si aggiunge poi il timore che le innondazioni possano provocare un’epidemia di colera simile a quella seguita al terremoto del 2010 e la carestia. “La nostra preoccupazione è che se non agiamo ora, fra tre o quattro mesi, quando le scorte alimentari cesseranno di arrivare, potrebbe esserci una carestia” ha dichiarato nelle scorse ore il presidente ad interim dell’isola Jocelerme Privert; “ciò che ho visto coi miei occhi richiederà molti sforzi per ricostruire parte di quello che è stato distrutto” ha aggiunto.
Le organizzazioni internazionali hanno raccolto l’appello del presidente ad interim e stanno facendo a gara di solidarietà: l’ONU si sta mobilitando per raccogliere 120 milioni di dollari in aiuti umanitari per i prossimi tre mesi, la Croce Rossa 6,9 milioni di dollari, per l’Unicef almeno 5 milioni di dollari sono necessari per soddisfare i fabbisogni primari dei 500mila bambini colpiti.