La Lega pigliatutto ma il rebus del governo non è ancora risolto

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La Lega pigliatutto ma il rebus del governo non è ancora risolto

21 Aprile 2008

Lega Nord pigliatutto. Interni, riforme, politiche agricole e vicepresidenza del Consiglio dei ministri. E se non basta anche la poltrona di governatore della Lombardia con un’opzione per quella del Veneto. Umberto Bossi esce dall’incontro domenicale di Arcore con il Cavaliere, al quale erano presenti anche Tremonti, Bondi, Calderoli e Maroni, avendo fatto il pieno. E le sue parole subito dopo il vertice non nascondono la sua soddisfazione: “E’ andata bene. Se le cose stanno così, sono soddisfatto”.

Appunto se le cose rimangono così perché quello di ieri pomeriggio è stata una messa a punto del governo ma il lancio effettivo della nuova compagine governativa è ancora da venire. Infatti per Berlusconi si prepara una lunghissima settimana di incontri, forse decisiva visto che poi da martedì 29 sia la Camera che il Senato inaugureranno la nuova legislatura. Allora scatterà il conto alla rovescia per la formazione del nuovo esecutivo. Quindi poco più di sette giorni, ponte del 25 aprile permettendo.

Già oggi incontrerà Formigoni e Galan, i due governatori rispettivamente di Lombardia e Veneto che nello scacchiere del nuovo governo svolgono un ruolo importante. Non è un mistero, infatti, che la Lega guardi con interesse a queste due poltrone. Quello che è certo è che in questa partita la Lega vuole far pesare il suo bottino elettorale, e l’incontro di ieri lo testimonia. Un incontro che comunque conferma quanto la situazione all’interno della maggioranza di centrodestra sia in netto movimento. Soprattutto rispetto al vertice della scorsa settimana quando Bossi uscendo dalla riunione polemicamente disse: “Non se ne è fatto nulla”.

Stavolta invece le cose sono andate diversamente ed almeno da quello che appare alcuni passi in avanti sono stati fatti. Come detto quattro saranno i ministeri che andranno alla Lega e due di peso come gli Interni e le Politiche Agricole. Al primo dovrebbe ritornare Roberto Maroni, mentre al secondo approderebbe Luca Zaia, assessore regionale in Veneto. Due scelte non casuali visto che la Lega aveva fatto della sicurezza e della legalità il leit motiv della sua campagna elettorale. Ed anche sul ministero delle Politiche agricole gli interessi del partito di Bossi sono notevoli visto che spetterà ancora a questo ministro gestire la delicata vicenda delle “quote latte”. Un tema che al Nord, tra gli allevatori del settentrione,