La Libia che distrugge il suo arsenale chimico e’ una buona notizia
05 Febbraio 2014
Il governo della Libia ha distrutto ciò che restava dell’arsenale di armi chimiche del regime di Gheddafi. "La Libia è ora totalmente esente da armi chimiche utilizzabili che potrebbero rappresentare una minaccia potenziale per la sicurezza" ha detto il ministro degli esteri libico Abdelaziz, giudicandolo un "momento storico". Si tratta di una quantità di armi maggiore rispetto a quella che è già stato concordato di distruggere con la Siria. E’ un ulteriore passo per il governo libico nella direzione di una legittimazione internazionale: Tripoli infatti deve da un lato accreditarsi come un partner affidabile davanti alle cancellerie straniere, mostrando di riuscire a gestire la sicurezza sul territorio (il rischio era che le armi chimiche finissero nelle mani delle milizie), da una parte, senza d’altra parte scontentare troppo chi all’interno del Paese considera una mossa del genere un cedimento agli occidentali. L’operazione di smaltimento delle armi chimiche, distrutte in luoghi remoti, per la precisione vaporizzate, e’ riuscita grazie a diversi attori, il governo americano, gli specialisti privati di USA e altri nazioni nord europee, la collaborazione del governo libico, mettendo in atto una buona pratica, se si può chiamarla così che potrebbe essere presa ad esempio anche in Siria. Ma purtroppo ad Assad ormai non interessa più legittimarsi ne d’altra parte può riaccreditarsi davanti alle cancellerie internazionali.