La Merkel prende le distanze da Sarkozy

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La Merkel prende le distanze da Sarkozy

18 Gennaio 2008

Recentemente le differenze tra Angela Merkel e
Nicolas Sarkozy sono andate acuendosi su alcune questioni di fondo. In primo luogo
vi sono le diverse strategie politiche adottate dai due Paesi in tema di
economia.

L’idea di Sarkozy, codificata nel Trattato di Riforma, di
tenere riunioni di un nuovo Eurogruppo, con veri e propri vertici tra capi di
governo dell’area euro, e non più solo incontri tra ministri delle finanze non
piace a Lady Merkel, che la giudica «superflua e atta a favorire ulteriori
divisioni in un momento delicato in cui l’Europa è chiamata a risolvere
importanti questioni, come quella kosovara e delle risorse energetiche». Così
ha dichiarato alla stampa il cancelliere tedesco.

La scelta nasconde in realtà un principio sacro per la
Germania: l’indipendenza della Banca centrale europea che deve essere il più
possibile tutelata dalle eventuali interferenze dei governi. Le riunioni
dell’eurogruppo proposte da Sarkozy avrebbero avuto lo scopo di fare pressione
sulla BCE perché tenga conto delle esigenze espresse dai singoli governi in
tema di inflazione e stabilità monetaria. Diverso è infatti l’approccio dell’Eliseo
che della indipendenza della BCE non hai mai fatto un culto e si è sempre
dimostrato favorevole ad intervenire direttamente con scelte politiche per
evitare un ulteriore apprezzamento dell’euro. La proposta di Sarkozy mira
infatti a rilanciare le imprese francesi che, a differenza di quelle tedesche,
non hanno ancora completato ristrutturazioni radicali, in grado di competere a
livello internazionale con un euro forte.

Sul piano istituzionale, poi, la Merkel liquida freddamente
la recente apertura espressa da Sarkozy verso un Tony Blair a capo della
presidenza della commissione europea. Secondo la Germania in un momento in cui
l’Europa politica è in salita e mostra confini sempre più ampi vi è bisogno di
una persona di chiara fede europeista.

Tuttavia, per prendere tempo ed evitare premature tensioni
con l’Eliseo, si è ripromessa di approfondire il tema del futuro di Mr Europa
in occasione del vertice che si terrà a Londra il 29 gennaio alla presenza del
presidente della commissione europea Barroso, del Presidente francese e
dell’Italia.

Infine, il progetto che intende rilanciare l’area di scambio
del mediterraneo tanto caro a Sarkozy, non è strategicamente prioritario per
l’agenda politica tedesca, più concentrata ad aprire nuovi ponti verso l’est
(migliorando in primis i rapporti con la Polonia visto il recente cambio di
governo) e soprattutto a mantenere in buona saluta lo stato delle proprie
imprese favorite da un surplus di bilancio. Nel 2007 la Merkel ha infatti
potuto festeggiare un importante record che pareva impossibile dopo i costi
sostenuti per la riunificazione. Il cosiddetto bilancio pubblico allargato tedesco
ha mostrato un leggero surplus di 70 milioni che trova conferma dalla generale
ripresa economica e dalla riduzione sostanziale del tasso di disoccupazione.