La mozione Boccia dimostra che c’è un altro Pd

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La mozione Boccia dimostra che c’è un altro Pd

19 Agosto 2013

Il documento "per una sinistra riformista" presentato dal piddino Francesco Boccia mette in subbuglio il Pd che si avvicina al Congresso. Fonti da Palazzo Chigi fanno emergere il disappunto del premier, Enrico Letta, che continua a voler mantenere quella posizione di equilibrio che fin dall’inizio del suo mandato ha voluto legare al progetto delle larghe intese. Ma è interessante notare come il documento di Boccia preoccupa i renziani perché, appunto, incarna uno strutturarsi dell’idea di larghe intese che piace poco al sindaco di Firenze, un’alternativa forse più matura della "rottamazione". Intervengono diversi parlamentari piddini vicini al sindaco di Firenze. Dario Nardella giudica il documento interessante, vicino alle posizioni di questi anni di Renzi, ma aggiunge però che non può essere "legato ad una candidatura", bensì valere solo "come proposta politica e programmatica generale". Secondo il senatore Marcucci, più duro, "Mentre il Pd discute di mozioni di sostegno al governo, Forza Italia si prepara alla campagna elettorale. Paradossale che il dibattito interno dei democratici ruoti intorno ad un documento di sostegno al governo quando nelle stesse ore il Pdl è impegnato a picconare l’esecutivo".