La natalità sia una priorità del Paese
29 Dicembre 2023
In Italia si mettono al mondo pochi figli. Meno di 400 mila l’anno secondo gli ultimi dati. Il calo demografico metterà in discussione il sistema pensionistico, il welfare, l’occupazione degli insegnanti, il lavoro in generale, lo sviluppo delle aree interne. Eppure questo tema stenta a diventare priorità nel Paese. Troppi timori nell’opinione pubblica e nel ceto politico ne ostacolano una discussione serena.
‘Che non si finisca per carità a parlare di immigrazione, di negazione della libertà di scelta delle donne, di edonismo sociale, di egoismo dei giovani, di missione maternità’, sembrano queste le principali ‘grida’ delle varie parti politiche. Al contrario, ora più che mai, servirebbe un confronto piano e fattivo. Il calo della natalità va affrontato politicamente ma trasversalmente ai partiti.
Il tema è semplice: realizzare politiche pubbliche in grado di determinare una società accogliente delle nascite come è già successo in altri Paesi europei. Asili nido, scuole, retribuzioni, casa, conciliazione lavoro famiglia rappresentano pezzi del mosaico natalità. Ma se ci attardiamo, come sta succedendo ancora in queste ore, su polemiche sterili a proposito di dichiarazioni di esponenti di questo o quel partito perdiamo di vista l’obiettivo principale.
Una volta che il Paese riuscirà ad avere un sistema serio ed efficace di supporto alla genitorialità sarà più facile che le persone e le famiglie possano sentirsi libere di scegliere e di costruire il proprio e l’altrui futuro. Senza paure. Come succede ai protagonisti del film riproposto in questi giorni di fine anno in tv: tre di troppo di Fabio de Luigi. E forse, senza, spoilerare la pellicola cinematografica, dovremmo anche spogliarci dell’eccessivo “investimento” sui figli.
Sembra paradossale ma affrontare la genitorialità con maggiore serenità abbassando la soglia del timore di sbagliare e/o dell’ansia per soverchie aspettative può aiutare noi tutti a vivere in una società di equilibrata convivenza tra bambini, giovani, adulti e anziani. Per questo la ricerca della Fondazione Magna Carta in itinere “Per una primavera demografica” si propone di analizzare anche aspetti profondi delle ragioni del calo di natalità.
Auspichiamo che i suoi risultati contribuiscano ad un dibattito pubblico positivo e concludente.