La novità di Visco: l’Italia ha bisogno di stabilità e altre riforme
29 Gennaio 2017
“Un leggero rafforzamento della crescita globale è in atto dall’estate; potrebbe proseguire quest’anno e il prossimo, favorito dall’orientamento espansivo delle politiche di bilancio annunciate negli Stati Uniti e dagli effetti di quelle attuate in Cina e in Giappone, dove anche la politica monetaria resta fortemente accomodante. Sono tuttavia ampi i margini di incertezza”. Così il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, si è indirizzato agli ospiti del tradizionale congresso dell’Assiom Forex, giunto alla 23esima edizione a Modena.
L’Italia dovrebbe registrare una crescita del Pil dell’1% nel triennio 2017-2019, dice il governatore al Forex. Ma spiega anche che si tratta di uno scenario “che è soggetto a rischi” e che “presuppone, oltre a condizioni globali favorevoli, che i rendimenti a medio e lungo termine si mantengano contenuti e che prosegua il rafforzamento della dinamica del credito”. Per Visco “Il consolidamento della ripresa e il rafforzamento del sistema bancario sono fenomeni interconnessi”. Bisogna poi creare ‘’un ambiente favorevole all’attività di impresa, promuovendo ricerca e innovazione’’.
Il discorso di Visco è tutto incentrato sull’esigenza di riforme. Come se quelle attuate siano state capaci di rimettere in moto il Paese. “Stabilità e riforme sono essenziali per lo sviluppo. Non ci sono scorciatoie”, dice ricordando come questo sia più importante “specie per un paese gravato da un debito pubblico così pesante e da problemi strutturali così persistenti”.
Non è riuscito a trattenere il commento il leader della Lega. Matteo Salvini ha voluto puntualizzare, “Ma a che titolo parla il governatore di Bankitalia? Un carrozzone con 7000 dipendenti tra cui oltre 600 super pagati e Visco pontifica su licenziamenti, spread, elezioni e tutto lo scibile umano. Ma dov’era con suoi quando saltava la gran parte del sistema bancario e l’Europa ci annientava? Con la Lega al governo Bankitalia torna sotto il controllo pubblico e super stipendi saranno super tagliati”.