La nuova frontiera del fai-da-te sono i “Video tutorial” su You Tube

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La nuova frontiera del fai-da-te sono i “Video tutorial” su You Tube

23 Maggio 2010

Ci vuole poco. Bastano una webcam, una connessione a internet e un account su Youtube. E, ovviamente, qualcosa da insegnare. Parliamo dei videotutorial, un fenomeno nato negli Stati Uniti e in netta crescita anche in Italia. Siete esperti di trucco? Conoscete una lingua straniera? Siete delle grandi cuoche? Bene, oggi grazie al web 2.0 potete diventare delle piccole star. E magari, raccontano i protagonisti, guadagnare qualche soldo. In questo campo, le regole sono poche: non prendersi troppo sul serio, divertirsi e stabilire un rapporto di fiducia con il proprio pubblico.

La regina dei tutorial italiani è senza dubbio la bellunese Clio Zammatteo. Per seguire la sua passione, il trucco, Clio va negli Stati Uniti e si iscrive al Make-Up Designory di New York. Nella Grande Mela, Clio vede i primi tutorial realizzati da truccatrici americane e si rende conto che la “moda”, in Italia, non è ancora arrivata. Nasce così, come una scommessa, il canale “Cliomakeup”: nel giro di due anni, la sua pagina ottiene milioni di visite da tutto il mondo, YouTube le offre una partnership ufficiale e l’esperienza maturata sul web diventa anche un libro, edito da Rizzoli.

A sentire Clio, il fenomeno dei tutorial è molto positivo. “La maggior parte dei canali di successo sono gestiti da ragazze e ragazzi come me, che lo fanno per passione e hanno iniziato senza secondi fini”: l’idea di base, spiega Clio, è quella di “trasmettere la propria conoscenza”. Certo, “i blog esistono da molto più tempo, ma vedere una spiegazione attraverso il video è tutta un’altra cosa”. Senza contare che “i tutorial permettono davvero di trovare molte soluzioni in modo facile e veloce, dalla ricetta del pollo al curry a come cucire un  bottone…”. Ma se qualcuno, dati i tempi di crisi, pensa già di reinventarsi come docente on-line, freni l’entusiasmo. Se la gestione di un canale in inglese, con molti visitatori, può essere un lavoro a tutti gli effetti, “per i canali più limitati come quelli italiani, tedeschi o spagnoli è molto più difficile: può diventare un aiuto, ma in ogni caso non consiglierei a nessuno di puntare solamente su questo”. Sul web, conclude Clio, “è tutto molto instabile: la rete si muove troppo velocemente, quello che oggi è visto da milioni di utenti tra qualche mese potrebbe non essere più visto da nessuno”.

Dal trucco alle lingue straniere, il concetto non cambia. Maha Jubi, per fare un nome, ha aperto il canale “Learn Arabic with Maha”: l’intento, ovviamente, è quello di insegnare l’arabo agli italiani. Ma c’è anche chi ha scelto di non metterci la faccia direttamente, utilizzando il proprio avatar di Second Life. Parliamo di Hela Beck: “Quando studiavo all’università ho vissuto in Valladolid (Spagna), Palencia (Spagna), Osnabrück e Saarbrücken (Germania). Ora ho appena finito la seconda laurea in Lingua e Letteratura Straniera. E cerco lavoro, mi piacerebbe andare a lavorare in Italia come professoressa di spagnolo”. Nell’attesa, su YouTube tiene lezioni di spagnolo: “I miei allievi mi avevano chiesto come fare per ascoltare i dialoghi delle lezione altre volte – ci spiega – e così mi è venuta l’idea di caricare le lezioni su YouTube”. Oltre che una protagonista, Hela è anche una grande “consumatrice” di tutorial: “Sono moltissimi, è incredibile. Ogni giorno trovo qualcosa interessante. E sono davvero d’aiuto. Mi piacciono quelli su programmi informatici, come Photoshop, impari in forma pratica, chiara e diretta”.

Nella patria mondiale del buon cibo, non possono mancare le lezioni di cucina. Emblematica, in questo senso, è la storia di Sonia Peronaci, una donna che nel 2006 ha creato – insieme ad altri soci – il portale “Giallozafferano”: “Abbiamo lavorato in ‘economia’ per un paio di anni, fino a quando siamo stati notati dal gruppo Banzai che è entrato in compartecipazione con noi, dandoci un po’ di respiro economico”. Le prime videoricette, ricorda Sonia, sono nate per il sito internet. Poi, un bel giorno, “siamo stati contattati dal responsabile partnership di youtube, che ci ha proposto di aprire il canale presso di loro con remunerazione delle pubblicità condivise”: da allora, “è lo stesso responsabile a contattarci per richiedere videoricette specifiche per varie occasioni o festività”. Data la nomea della cucina italiana, YouTube ha pensato poi di creare “video in inglese e spagnolo, in pratica le stesse ricette da me realizzate ma doppiate”. Sui possibili guadagni, Sonia è più possibilista di Clio: “Con un po’ di lavoro e qualche investimento, direi proprio che si può pensare all’apertura di un canale YouTube come a un lavoro a tutti gli effetti”.

Quelli che abbiamo incontrato sono casi virtuosi. Ma attenzione: non tutti i tutorial hanno successo, e non tutti sono validi come le lezioni di trucco di Clio. Fate un bel giro su YouTube e ve ne renderete conto. Una ricerca di questo tipo, comunque, può riservare sorprese molto divertenti: si va dalle nonne che insegnano a preparare una torta alle casalinghe che spiegano come fissare un bottone sulla giacca, dalle lezioni di inglese – con spiccato accento italiano – a quelle per diventare “provetti” illusionisti. Senza contare, infine, le parodie, nate con il preciso scopo di prendere in giro quegli insegnanti che si prendono troppo sul serio. La verità è che sono in tantissimi, sulla rete, a cercare i loro 15 minuti di celebrità, ma sono in pochi a sfondare davvero. Gli altri regaleranno al massimo un quarto d’ora di divertimento a naviganti, capitati per caso sul loro canale…