La Nuova influenza contagia mezzo mondo ma l’Italia i vaccini ce l’ha

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

La Nuova influenza contagia mezzo mondo ma l’Italia i vaccini ce l’ha

23 Luglio 2009

Allarmismo ingiustificato, il governo è pronto a fronteggiare la Nuova influenza. Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi ha rassicurato la popolazione sulla diffusione del virus H1N1 nel nostro paese. “E’ previsto un aumento dei casi, ma non desta particolare preoccupazione”, ha spiegato ieri, durante il question time.

Due le ragioni che inducono il ministro all’ottimismo: “questo nuovo virus è responsabile di una sintomatologia più leggera dell’influenza stagionale” e, in ogni caso, “è stata rafforzata la rete di servizi di sanità pubblica Influnet, per il ricovero, l’isolamento, il trattamento delle persone affette e le indagini sui casi sospetti e confermati”.

Senza dimenticare che “le misure adottate finora hanno consentito di limitare a 320 i casi di Nuova influenza, di cui solo quattro non legati a viaggi, mentre in Europa sono 17.189 di cui 10.169 nella sola Gran Bretagna (dove sono decedute 29 persone ndr)”.

L’unità di crisi presieduta dal viceministro Ferruccio Fazio "lo scorso 15 luglio ha approvato un documento che definisce la strategia preventiva nazionale – ha affermato Sacconi – in base al quale il dipartimento della Protezione civile sta predisponendo l’acquisto degli strumenti di prevenzione, come vaccini, antivirali, dispositivi di protezione e disinfettanti, in conformità alla valutazione tecnica dei bisogni".

Inizialmente il governo aveva programmato di far vaccinare otto milioni e mezzo di italiani, quelli più a rischio, come il personale sanitario e i soggetti più deboli. Ma ieri il ministro del Welfare ha annunciato che il piano coinvolgerà un numero maggiore di persone: “Si sta considerando di vaccinare anche la fascia di popolazione tra i 2 e i 27 anni, pari a 15,4 milioni di soggetti. Perché i bambini e i giovani – ha spiegato Sacconi – sono più suscettibili al virus e quindi serbatoi d’infezione”.

Il nostro paese acquisterà 48 milioni di dosi di antidoto contro il virus H1N1, sufficienti per quattro italiani su dieci. "La vaccinazione, per forza di cose, non è obbligatoria – ha chiarito Gianni Rezza, capo dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità – quindi quando si dice ‘saranno vaccinati tot italiani’ in realtà si parla di offerta vaccinale, poi sta al cittadino approfittarne e vaccinarsi per evitare di ammalarsi".

Una volta pronti i vaccini, il Ministero della Salute varerà anche campagne informative sull’utilità della vaccinazione per sconfiggere la pandemia. Ma, come sempre, ci sarà una quota considerevole di italiani che non si vaccinerà. “Basti pensare che, nel caso della normale influenza, si vaccina solo il 65% degli over 65 – ricorda il virologo Fabrizio Pregliasco – e addirittura il 10% dei bambini".

Da aprile a oggi, il virus H1N1 ha ucciso oltre 700 persone in tutto il mondo. "La chiusura delle scuole è una delle misure di contenimento che i paesi possono prendere in considerazione", ha dichiarato ieri la portavoce dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Alphaluck Bhatiasevi, precisando, però, che sta alle autorità sanitarie dei singoli Paesi decidere quali misure mettere in campo per rallentare la diffusione della nuova influenza.

Per il momento, comunque, sia Sacconi sia il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini hanno escluso il rinvio dell’apertura dell’anno scolastico. Ma le previsioni del commissario Ue alla Sanità, Andorula Vassiliou, non sembrano per nulla benauguranti: “Nessuno sa come il virus evolverà. Ci aspettiamo che i casi di nuova influenza aumenteranno nel periodo estivo in conseguenza dei flussi turistici e temiamo che, in autunno, la pandemia possa legarsi alla normale influenza facendo aumentare la mortalità”.