La nuova minaccia dell’islamismo nigeriano si chiama Boko Haram
17 Novembre 2011
La Boko Haram, traducibile con l’eloquente espressione “l’educazione occidentale è un peccato”, è una setta integralista islamica attiva in Nigeria, che vorrebbe estendere la sharia, già applicata nel Nord, a tutti e 36 gli Stati del Paese del West Africa. La vera denominazione della Boko Haram è in realtà “Jama’atu Ahlis Sunna Lidda’awati wal-Jihad”: dall’arabo “gruppo impegnato a diffondere gli insegnamenti del Profeta e il Jihad”. Il gruppo è in espansione e minaccia la stabilità del paese.
Esso è stato fondato nel 2002 presso la città di Maiduguri, capitale dello Stato di Borno, da Ustaz Mohammed Yusuf, ucciso nel 2009 assieme al suo vice Abubakar Shekau. Nel 2004 la Boko Haram ha costituito una centrale operativa, denominata “Afghanistan” per indicare il legame con i talebani afghani, responsabile di diversi attentati terroristici.
Tale organizzazione ha causato 150 vittime con due attacchi suicidi perpetrati lo scorso 5 novembre con macchine cariche di esplosivo lanciate contro edifici della polizia e contro chiese cattoliche nelle città di Damaturu e di Kaduna. La rivendicazione è arrivata due giorni dopo da parte di un portavoce della Boko Haram (premuratosi di specificare che gli attentati sono “solo” due e non dodici com’era stato detto da alcuni media) ed è stata riportata dall’agenzia di stampa francese AFP.
Il gruppo estremista ha anche minacciato di compiere nuove stragi contro il governo nigeriano “finchè le forze di sicurezza non cessano di perseguitare i nostri membri e civili vulnerabili”. Sebbene la ricorrenza islamica dell’Eid al-Adha o Eid al-Kabir durata dal 6 all’8 del mese, sia trascorsa senza gli attacchi paventati dall’Ambasciata USA contro hotel occidentali ad Abuja, non è ancora cessato lo stato d’allerta.
Successivamente all’uccisione da parte della polizia del leader dell’organizzazione durante un tentativo di fuga (uccisione che i seguaci di Mohamed Yusuf hanno definito “esecuzione extragiudiziaria”), la Boko Haram sta addirittura riprendendo forza. La Nigeria, con i suoi circa 150 milioni di abitanti, è il più popoloso Stato africano e uno dei Paesi più densamente popolati al mondo.
Ha ben 250 distinti gruppi etnici ed è per metà musulmana e per metà cristiana; molti nigeriani, peraltro, seguono religioni tradizionali. I musulmani, in prevalenza agricoltori, dominano il Nord ove la sharia è stata eretta a sistema giuridico, mentre gli imprenditori cristiani governano il ricco Sud. I conflitti tra i due gruppi religiosi insanguinano il paese, in particolare le aree in cui le due fedi si sovrappongono, come a Jos, città situata all’estremità nord dello Stato di Plateau.
La Boko Haram alimenta tali conflitti. Sebbene sia costituito anche da elementi apparentemente più moderati e aperti al negoziato, il gruppo estremista islamico è stato responsabile, proprio a Jos, del massacro di circa 800 persone nel novembre 2008, di più di 700 nel luglio 2009 e di 450 nel gennaio 2010. L’organizzazione terroristica ha compiuto attentati contro i cristiani anche la Vigilia di Natale dello scorso anno.