La “nuova politica” di Forza Italia sulle registrazioni telefoniche

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La “nuova politica” di Forza Italia sulle registrazioni telefoniche

12 Gennaio 2014

di Ronin

Da qualche giorno alcuni giornali pubblicano le solite inchieste teleguidate prendendo stavolta di mira il ministro per le politiche agricole Nunzia De Girolamo, con articoli che riportano ampi stralci di registrazioni telefoniche pur sapendo che il ministro non risulta indagato per alcunché. Intanto apprendiamo che oltre alla mozione di sfiducia individuale preannunciata da M5S e agli attacchi del Pd, anche Forza Italia vorrebbe sfiduciare il ministro.

Dice Mara Carfagna citata da Repubblica: "Non conosco i dettagli della vicenda, da quello che leggo denota una stile che non posso assolutamente condividere". E Daniela Santanchè rincara la dose: "Auspico che la posizione espressa da Mara Carfagna diventi la posizione di Fi. Si deve dare corso a una nuova politica e per poterlo fare ci vuole coraggio nel prendere posizioni nette e chiare senza paura". Ci ricordiamo di gloriose e giustificatissime campagne contro il regime delle intercettazioni da parte delle stesse esponenti di Forza Italia che oggi sembrano abbeverarsi alle "registrazioni" di Repubblica pur di inchiodare il ministro delle politiche agricole.

Ci chiediamo allora se la "nuova politica" forzista sia semplicemente quella di voler rincorrere la paccottiglia alimentata dal circo mediatico o se piuttosto il risentimento per quello che è accaduto nel centrodestra può spingersi fino all’odio, facendo perdere la testa, la bussola politica e il senso stesso delle antiche ma non dome (almeno per noi) battaglie in difesa dell’articolo 15 della Costituzione e della sacrosanta libertà di parlare come meglio ci aggrada in casa nostra.