La portavoce della Merkel sui diritti umani si dimette per le politiche sui migranti
17 Gennaio 2017
“Se voterei per la Cdu in questo momento? No. Aderirei alla CDU oggi? No. Non mi resta che dichiarare la conclusione del mio percorso nel partito”, sono le parole, rilasciate al ‘Welt am Sonntag‘ da Erika Steinbach. La portavoce per i diritti umani e gli aiuti umanitari del gruppo parlamentare CDU. Da ieri, ufficialmente, una ex fedele della cancelliera Merkel. Per 43 anni nel partito, ma stanca della crisi dei migranti e di come sia stata gestita, ha deciso di lasciare il partito. Criticando, soprattutto, Angela Merkel.
Secondo la signora Steinbach, infatti, non solo il flusso di migranti è stato gestito male, ma è stata promossa deliberatamente l’immigrazione illegale. La Steinbach ha, così, poi dichiarato, “presso l’Ufficio federale della migrazione, migliaia di migliaia di passaporti sono stati identificati come contraffatti, senza però mai arrivare a conseguenze legali per i migranti truffatori. Dietro il tacito consenso c’è una volontà politica“.
Aggiungendo che la legge in materia di asilo è stata abusata, permettendo ai terroristi di infiltrarsi nel sistema. Steinbach dice di non avere intenzione di aderire al parito Alternativa anti-immigrazione per la Germania (AFD) – partito che non smette di conquistare popolarità .
Ma spera, tuttavia, che l’AfD “entri” nel parlamento federale dopo le elezioni affinché “ci sia finalmente una opposizione reale”.