La protesta dei tir colpisce anche il Molise

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La protesta dei tir colpisce anche il Molise

26 Gennaio 2012

Il blocco dei tir sta causando notevoli problemi anche in Molise. I distributori di carburante sono ormai a secco da alcuni giorni e anche negozi e supermercati sono in difficoltà: la merce non arriva più e le scorte sono quasi finite. E se in un primo momento molti cittadini si erano dichiarati solidali con la protesta, ora non mancano le polemiche e le critiche contro gli autotrasportatori.

Sono circa 120 i tir che stazionano ormai da martedì scorso a Termoli, sulla statale 87, all’altezza del casello dell’autostrada adriatica. Ma altri presidi sono attivi a Venafro, in provincia di Isernia, a Bojano (Cb), e nella zona nord di Campobasso. I camionisti hanno passato anche l’ultima notte in strada e le difficoltà sono cresciute anche a causa della nevicata di ieri.

I manifestanti, però, non mollano e la politica si è attivata anche a livello locale per risolvere la situazione. Vari esponenti dei consiglio regionale hanno chiesto alla Prefettura di Campobasso di aprire un tavolo di confronto con gli autotrasportatori. Sulla vicenda è intervenuto anche l’europarlamentare molisano Aldo Patriciello (Pdl) che ha annunciato una interrogazione scritta alla Commissione europea per “tutelare i gestori dei distributori” e ridurre i prezzi del carburante. Secondo il parlamentare occorre intervenire in ambito europeo sui cosiddetti “blocchi di sistema” ancora esistenti nel mercato petrolifero, assicurando condizioni più competitive ai gestori degli impianti, per abbassare i costi e avvantaggiare i consumatori.

Ma non sono solo cittadini e automobilisti ad avere problemi a causa del blocco dei tir. I disagi maggiori in Molise sono quelli subiti dalle grandi aziende come la Fiat di Termoli. La fabbrica che produce cambi e motori ha esaurito le scorte e quindi la produzione si è bloccata: 3 mila operai sono rimasti fermi per tre turni prima di poter riprendere il lavoro. Anche il segretario regionale dei metalmeccanici della Cisl, Riccardo Mascolo, si è detto preoccupato per le “conseguenze della protesta sull’impianto di Termoli”. Le cose non vanno meglio alla Solagrital di Bojano, la più importante azienda agroalimentare del Molise che lavora anche per l’Arena: gli autotrasportatori hanno infatti attivato un presidio permanente proprio davanti ai cancelli della fabbrica impedendo ai camion di entrare e uscire. L’amministratore delegato dell’industria, Antonino Mancini, ha parlato di “danni economici ingenti alla produzione e di possibili ripercussioni sulla forza lavoro”. Intanto in Molise, anche oggi, i distributori di carburante sono deserti: in bella vista i cartelli “tutto esaurito”. La protesta durerà fino domani. I cittadini incrociano le dita.