La quarta gamba (zoppa) del centrodestra

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La quarta gamba (zoppa) del centrodestra

20 Dicembre 2017

Nasce oggi la famosa “quarta gamba” del centrodestra, ma nasce già zoppa.

In una conferenza stampa a cui hanno partecipato Enrico Costa, Maurizio Lupi, Enrico Zanetti, Saverio Romano, Raffaele Fitto e Flavio Tosi, è stato presentato il simbolo del nuovo soggetto politico, “Noi con l’Italia”. Il nome ricalca quello dei leghisti, “Noi con Salvini”, probabilmente per una voluta specularità, dato che l’operazione è assai lontana dalla Lega: si parla di “un’alternativa agli estremismi e ai populismi, che crede in un’Europa unita e solidale” e che “nasce nella migliore tradizione liberale e popolare per valorizzare il ruolo politico del centro”.

Assente Gaetano Quagliariello, leader di “Idea”, che non ha aderito al progetto. Il motivo lo spiega in un comunicato, in cui chiarisce di aver dato la propria disponibilità a partecipare a una federazione tra soggetti diversi, che condividono una collocazione e uno scopo chiaro – rafforzare l’area di centrodestra – ma mantengono, all’interno dell’alleanza, ciascuno la propria identità. Se invece l’intenzione è quella di costruire un vero e proprio soggetto politico, con un programma e un organigramma (come è avvenuto con la nuova formazione) è necessaria un’ampia e forte condivisione di posizioni e di obiettivi: come si fa a mettere insieme in un unico partito chi ha fatto campagna per il Sì al referendum istituzionale, ha votato a favore delle unioni civili, ha approvato tutti i provvedimenti dei governi a guida Pd, ha caldeggiato la politica economica di Renzi, magari fa ancora parte della maggioranza che sostiene Gentiloni, e chi invece, come la pattuglia di “Idea“, in tutti questi casi ha svolto una vivace opposizione?

A chi la guarda dall’esterno l’aggregazione moderata appare come qualcosa di assai simile a un Ncd a guida Fitto anzichè Alfano, piuttosto che come un soggetto davvero nuovo, teso magari ad aggregare le tante energie civiche che sono nate e si sono mobilitate sul territorio in questi anni.

Il presidente di “Noi con l’Italia” sarà dunque Raffaele Fitto, con Murizio Lupi coordinatore. Ma l’incerta identità del nuovo soggetto è evidente se lo stesso neopresidente sente la necessità di chiarire che “tutti si lasciano alle spalle ciò che è accaduto e guardano positivamente a ciò che accadrà”. Per quanto si voglia dimenticare il passato e andare avanti, è facile notare infatti che “ciò che è accaduto” (giro di parole per indicare il sostegno offerto fino all’ultimo al renzismo), non è alle spalle, e che sarebbe stato più prudente, e più credibile nei confronti degli elettori, non tentare di cancellare le differenze di scelta, decidendo di ammetterle e di superarle con pazienza (e una certa umiltà) nella costruzione di un percorso comune.