La ricetta di Iorio contro l’antipolitica, incontrare i cittadini lasciando a casa i partiti
02 Luglio 2012
Domani, alla Piana dei Mulini di Colle d’Anchise, ci sarà quello che lo stesso Iorio considera uno spartiacque nella politica regionale: una vera e propria sfida lanciata dal vertice del Pdl molisano. Un contatto diretto con i cittadini, senza barriere e soprattutto aperto a tutti, senza distinzioni di colori e partiti. Un evento che il governatore e il suo staff hanno preparato nei minimi dettagli, utilizzando soprattutto il web per promuovere l’iniziativa. Perché l’intento è quello di far partecipare più persone possibili e soprattutto i giovani.
“In un momento così delicato – ha dichiarato Iorio in un videomessaggio postato su youtube – c’è bisogno di unione, di collaborazione. Senza il gioco di squadra rischiamo persino di perdere la nostra autonomia”. L’appello è di quelli forti, anche perché da Roma non arrivano notizie positive. Il governo Monti, nella logica della spending review, è pronto a tagliare i piccoli enti e subenti. E il Molise (in particolare la provincia di Isernia) è in cima alla lista. Non a caso il governatore, in questi ultimi giorni, ha lanciato un messaggio anche al centrosinistra, auspicando di riuscire a lavorare insieme per il bene della regione. Non sarà il classico comizio, ha assicurato, ma un confronto, un dibattito per affrontare di petto le problematiche che attanagliano i cittadini.
L’iniziativa ha anche una forte valenza politica. Uscire dai palazzi del potere, tornare tra la gente. Questa l’immagine che vuole dare Iorio di sé. Per questo motivo alla manifestazione non sono stati invitati politici e rappresentanti dei partiti. Iorio è stato chiaro: è finita l’epoca delle passerelle e delle prime file pompose. Questa volta davanti a tutti ci dovranno essere operai, contadini, giovani imprenditori. Insomma persone comuni, con le loro difficoltà e con la voglia di cambiare il loro futuro.
Il presidente della Regione ha spiazzato tutti con un’idea piuttosto insolita, almeno per il Molise. Al punto che anche alcuni movimenti da sempre vicini al centrosinistra hanno già fatto sapere che ci saranno. Se la scelta sarà giusta o sbagliata lo si vedrà già nei prossimi giorni. Certo è che in un territorio dove ci si conosce tutti e dove i rapporti personali sono alla base della politica, ritornare tra la gente senza simboli, da semplice cittadino era forse quello che in molti chiedevano al governatore. Una sorta di “bagno d’umiltà” delle istituzioni e della classe dirigenziale.
Come ogni cosa, però, c’è anche il rovescio della medaglia. La scelta di estraniare i partiti, infatti, non è stata condivisa da tutti, specialmente nel centrodestra. L’assessore Gianfranco Vitagliano ha già fatto sapere che prima o poi Iorio dovrà confrontarsi anche con loro per decidere le strategie future. Stesso discorso per l’Udeur, altro alleato a cui l’esclusione da Piana dei Mulini non è andata giù.
Quanto costerà a Iorio mettere da parte la politica per ridare voce ai cittadini? E’ questa la domanda che tutti – soprattutto gli avversari – si fanno. In fin dei conti le votazioni si vincono con gli elettori ma fino ad oggi il centrodestra ha vinto solo quando si è presentato unito, il caso di Isernia insegna.
Trovare il giusto equilibrio per arrivare al meglio sia alle prossime elezioni Politiche e sia – in attesa delle decisioni del Consiglio di Stato – alle prossime Regionali. Questo l’obiettivo del vertice del Pdl. Con l’incontro di Piana dei Mulini il governatore vuole tracciare una nuova rotta, figlia anche del clima di antipolitica che si respira in Italia. Basta chiudersi nelle stanze di cristallo. Le elezioni si possono anche perdere ma la gente deve tornare ad avere fiducia nelle istituzioni e nei loro rappresentanti. Più facile a dirsi che a farsi.