La sanità abruzzese è in attivo: un risultato storico
10 Aprile 2012
Un risultato storico. Un risultato che la Regione Abruzzo non aveva mai raggiunto prima. E a certificarlo è stato un tavolo di monitoraggio interministeriale. Ebbene sì, per l’anno 2011 la contabilità del settore sanità in Abruzzo chiude in attivo, con un avanzo di bilancio di 61 milioni di euro. Un risultato che il presidente della Regione, Gianni Chiodi, commissario ad acta per la Sanità, sottolinea a linea doppia, perché, ci tiene a precisarlo, “mai ci si era avvicinati così tanto ai livelli essenziali di assistenza richiesti come bench mark dal ministero. Ora potremmo essere la prima Regione italiana a ridurre le tasse”.Un risultato sul risultato, che va ad incasellarsi affianco all’altrettanto clamoroso traguardo raggiunto lo scorso anno, quando, sempre per la prima volta, fu raggiunto il pareggio di bilancio.
Eppure, solo nel 2008 Il dissesto della sanità abruzzese presentava un passivo di 108 milioni di euro, ridottosi a 42 milioni di euro nel 2009. Certo, il piano di rientro dal deficit imposto dal Governo non è stato indolore, e ha comportato incisivi tagli al personale e ai servizi, ma l’obiettivo fondamentale è stato centrato. “Per raggiungerlo abbiamo lavorato con rigore e senso di responsabilità – sottolinea il presidente Chiodi – consegniamo ai cittadini una sanità ai livelli delle regioni più virtuose e al sistema economico abruzzese la possibilità di competere con nuove risorse”.
“Ritengo che l’Abruzzo stia diventando una Regione virtuosa – ha sottolineato ancora il governatore -. Nei prossimi anni si migliorerà molto il livello sanitario. Abbiamo acquistato nuovi macchinari e realizzato nuove sale operatorie. Stiamo facendo investimenti, cosa che fino ad ora era impossibile. Stiamo anche assumendo molto: il nuovo personale è pari a 1.118 unità. Abbiamo potuto sostituire il personale che andava in pensione e che per anni non abbiamo potuto sostituire per effetto del blocco del turn over. Interventi di razionalizzazione – ha aggiunto – verranno portati avanti anche in futuro, a partire dalla centralizzazione del processo di acquisti. Potremo ancora migliorare i nostri conti, elevando al tempo stesso anche la qualità dei servizi”. Illustrando i dati, Chiodi ha affermato che i risultati ottenuti “contemplano i conti della mobilità passiva, frutto di una reputazione dell’Abruzzo di regione canaglia, reputazione che adesso si invertirà negli anni. Si consideri, però – ha sottolineato -, che quando la mobilità passiva non c’era, l’Abruzzo faceva un disavanzo di 450 milioni di euro l’anno, cioé più di tutto il bilancio regionale”.
Cambia registro per l’Abruzzo. O meglio: il registro è già cambiato da un po’, ma adesso se ne vedono i frutti. Incontestabilmente. “A Roma mi sono sentito orgoglioso di essere abruzzese – ha infatti affermato l’assessore regionale al Bilancio, Carlo Masci, in riferimento alla riunione di qualche giorno fa al tavolo di monitoraggio -. E’ cambiato in modo palpabile l’atteggiamento verso la nostra regione, adesso l’Abruzzo rappresenta un modello di gestione. Inoltre ha la possibilità di raccogliere un "tesoretto" da 39 milioni che può essere destinato all’intero sistema produttivo”.
Sulla stessa linea il senatore del Pdl, Fabrizio di Stefano, che lancia un rimprovero a distanza all’opposizione: “mentre il Ministero della Salute avalla un risultato eccellente, come quello di un avanzo in bilancio così ingente, nel capitolo sanità, certificato dal tavolo di monitoraggio costituito dal Ministero stesso, c’è chi continua quotidianamente a chiedere, come in una litania trita e ritrita, le dimissioni di Chiodi”. Per Di Stefano, infatti, si tratta di “un successo che conferma il duro impegno che la Giunta regionale ha profuso, nel raggiungere questo importante obiettivo. Ancora una volta, però, dobbiamo al contempo registrare l’incongruenza di certa sinistra, che asserisce che la maggioranza non solo non sarebbe in grado di sostenere una qualsiasi azione riformatrice, ma anche che, la sanità registrerebbe solo fallimenti. Questo risultato sarebbe fallimentare? Più riformatrice di un avanzo di bilancio in un settore che la sinistra aveva contribuito a mandare sull’astrico, cosa c’è?. E’ evidente – conclude il senatore – e di questo me ne spiaccio, che l’opposizione spera inutilmente nei fallimenti della Giunta regionale, continuando a fare demagogiche e fasulle campagne medianiche”.