La Spagna verso un governo Rajoy di minoranza

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

La Spagna verso un governo Rajoy di minoranza

24 Ottobre 2016

Un partito socialista spagnolo spaccato alla fine sembra accettare l’ipotesi di governo guidato dal premier uscente, Mariano Rajoy, incaricato di formare il nuovo esecutivo, mettendo fine allo stallo politico che dura da oltre 300 giorni. Il PSOE alla fine si astiene sul voto di fiducia, dopo le dimissioni ‘forzate’ da segretario generale socialista, Pedro Sanchez, contrario a dare la fiducia al leader dei popolari.

Resta una fronda interna fedele a Sanchez, ma se, come sembra, il Psoe eviterà al Paese di affrontare le terze elezioni in un anno, Rajoy potrebbe riuscire a dare vita a un governo di minoranza, prima del 31 ottobre – in caso contrario la Spagna tornerebbe nuovamente al voto. Al comitato federale sono state presentate due risoluzioni di segno opposto.

La prima, che sposava la linea di Sanchez, è stata presentata dal deputato Prieto: no alla fiducia in Parlamento, perché il sostegno a Rajoy “ritarderebbe soltanto di alcuni mesi la ripetizione delle elezioni”. La seconda è stata promossa dall’eurodeputata Valenciano, con la proposta di astenersi nella seconda votazione, permettendo così l’elezione e lo sblocco dello stallo politico.

Dopo quattro ore di dibattito e oltre 50 interventi, la risoluzione di Valenciano è stata approvata con 139 voti favorevoli, mentre 96 socialisti sono rimasti fermi sul ‘no’ e due non si sono espressi. Nel testo si afferma l’intenzione di “rispettare il risultato elettorale”, ma anche di tenere testa al Pp: “Realizzare dal primo giorno un’opposizione ferma e costruttiva e cercare gli appoggi necessari per rivedere le politiche antisociali dei popolari”.

I socialisti hanno anche sottolineato che nuove elezioni sarebbero per il Psoe “una nuova sconfitta elettorale”. Podemos, infatti, continua a rodere consensi ai socialisti. Insomma, notano gli anti-Sanchez, il partito socialista si troverebbe a “perdere la capacità di guidare l’opposizione e condizionare l’azione del governo”, come ha scritto El Pais.

Subito dopo il voto, Sanchez ha lanciato un commento-appello su Twitter: “Presto verrà il tempo in cui la militanza recupererà e ricostruirà il suo Psoe. Un Psoe autonomo, lontano dal Pp, dove la base decide. Forza”. Intanto, il Psoe resta guidato ad interim da Javier Fernandez, governatore delle Asturie, che dovrà indire un congresso per scegliere la nuova leadership.