La tradita Ségoléne Royal sembra promettere “V per vendetta”
18 Giugno 2012
Ma quanto starà esultando Valérie Trierweiler? Sicuramente parecchio visto che l’alba di oggi ha visto l’ex candidata all’Eliseo nel 2007, nonché ex compagna di François Hollande, nonché sua acerrima nemica Ségoléne Royal battuta nel seggio della Rochelle al secondo turno da Olivier Falorni.
Sì, parliamo proprio del dissidente socialista che la premier dame aveva appoggiato con quel tweet al veleno ai danni di Ségoléne scatenando un vero putiferio nelle stanze dell’Eliseo e non solo.
Falorni ha trionfato raccogliendo il 62,97% dei consensi grazie al sostegno ricevuto dagli elettori del centro destra. E ha commentato così in lacrime il risultato: “È una vittoria della democrazia, non sono riusciti a farci tacere”.
Chi si è sentita messa a tacere, invece, è la povera e arrabbiata Ségoléne che puntava alla presidenza dell’Assemblée nationale quasi più per una questione di principio: “Il sogno è svanito, i grandi maschilisti di destra e di sinistra non potevano tollerarlo”. E aggiunge: “Ora rifletterò sul mio futuro, su come mettere la mia passione per la Francia al servizio dei francesi”. Ai tanti cronisti che non si sono fatti sfuggire l’occasione di provocarla sulle conseguenze di quel ‘cinguettio’ della discordia Ségoléne ha risposto elegantemente: “Non ha aiutato le cose, penso che non abbia facilitato le cose, potrei dire pudicamente”.
Ma non ha mancato di sferrare un colpo secco, facendo trasalire i presenti e (probabilmente) qualcuno di casa all’Eliseo: “I traditori finiscono sempre per pagare i loro tradimenti. Una cattiva azione ti perseguita, non c’è pace per i colpevoli. E viene il giorno in cui i traditori risultano odiosi anche a coloro che hanno approfittato di loro”. Scommettiamo che Valérie avrà sentito un ‘vago’ fischio alle orecchie.
Più che un’affermazione una minaccia, quella della donna ‘tradita’. E che suggerisce una sola cosa: la supercarriera della Royal – da consigliera di Mitterrand a ministra a presidente regionale a candidata presidenziale – sarà forse giunta al capolinea con la sconfitta di ieri, ma i grattacapi per François Hollande e (soprattutto) signora non sono finiti. Anzi, cominciano solo adesso. Del resto la vendetta è un piatto che va servito freddo. E Ségoléne adesso di tempo per ‘cucinarlo’ a puntino ce ne ha a sufficienza. E non sarà roba di un tweet…