La Turchia attacca il PKK nel nord dell’Iraq
02 Dicembre 2007
di redazione
La minaccia più volte ventilata dal Comando Militare di Ankara ha avuto ieri una attuazione pratica e l’esercito turco si è spinto all’interno dell’Iraq settentrionale per combattere i separatisti del Partito dei Lavoratori del Kurdistan, dichiarando in seguito di aver inflitto danni ingenti alle forze del nemico.
L’Esercito turco ha dichiarato di aver utilizzato l’artiglieria pesante ed il supporto aereo contro un gruppo di “50/60 terroristi…all’interno dei confini iracheni” a sud-est della cittadina di Cukurca, nella provincia di Hakkari. Il Comando Militare ha poi precisato che “se necessario, altre truppe verranno inviate sul posto”. Un ufficiale del PKK, però, ha smentito qualsiasi attacco da parte dell’esercito di Ankara, dicendo al telefono con AFP che “non ci sono stati combattimenti con le truppe turche. La zona è tranquilla”.
Anche il Comando Militare USA ha negato qualsiasi intervento turco all’interno dell’Iraq del nord, così come Massoud Barzani, presidente della Regione autonoma curda del Nord Iraq. Dopo la conferenza di Istanbul di un mese fa e la visita a Washington del Premier turco Recep Tayyip Erdogan, eventi che sembravano aver calmato la situazione, le tensioni tra Ankara e il Kurdistan sono tornate su livelli molto alti. Ankara sa di non poter invadere il Kurdistan, pena la condanna unanime della comunità internazionale in un momento in cui si sta decidendo dell’ingresso della Turchia nell’Unione Europea.