La verità su Sharon
06 Aprile 2007
Il generale Sharon, all’indomani di Sabra e Chatila, sottopose il proprio onore di soldato e di uomo politico al giudizio di ben sedici commissioni d’indagine (delle quali sei internazionali). Ne scaturirono argomenti e ricostruzioni da cui la sua stessa culpa in vigilando nella vicenda dei massacri viene meticolosamente esclusa. Oggi che il generale Sharon è più vicino alla morte che alla vita, sarebbe politically correct che l’Europa lo riconoscesse: senza le viltà, cioè gli arafattismi, degli ultimi vent’anni di storia europea.
In Italia potrebbe essere per Sergio Romano l’occasione per rivelarsi “un vero signore”… e per Massimo D’Alema il modo di essere un ministro degli esteri e non un capetto da “diplomazia dei movimenti”…