La vittoria di Iorio conferma che quando è unito il centrodestra vince
19 Ottobre 2011
di g.l.
E’ stato un risultato sofferto, ma anche per questo ancora più significativo. La vittoria di Michele Iorio alla guida della Regione Molise contribuisce, infatti, a rafforzare il ruolo del centrodestra sia a livello locale che nazionale. I commenti a caldo dei vertici dei partiti della coalizione non lasciano dubbi sul fatto che il risultato elettorale del Molise possa essere un punto di partenza per il rilancio del Pdl e del centrodestra.
Per il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, “l’indicazione che viene dal Molise è chiara: un ampio fronte di centrodestra può vincere anche in momenti non facili”. Le dichiarazioni che hanno fatto seguito alla vittoria di Michele Iorio sono più o meno tutte dello stesso tono e il risultato delle elezioni molisane, seppure sofferto fino all’ultimo voto utile, sembra aver ridato nuovo slancio alla direzione nazionale del Popolo della libertà. Lo conferma anche il vice presidente vicario del Pdl al Senato, Gaetano Quagliariello: “In Molise, piccola e coriacea regione del Sud, ha vinto il centrodestra e il Pdl è di gran lunga il primo partito. Se fosse accaduto l’inverso, si sarebbero sprecati i titoli. Dal Molise giunge un contributo alla fisiologia della lotta politica e un monito ai tanti illusi dalla possibilità di sfasciare il Pdl e di dividersi le sue spoglie”. Anche per il ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini, si tratta di una “bella e incoraggiante notizia” perché “il successo di Michele Iorio premia una coalizione che ha saputo presentarsi sotto le insegne del popolarismo anticipando in Italia quello che già esiste in Europa”. Per il ministro degli Esteri Franco Frattini, “la vittoria del centrodestra, con l’alleato dell’Udc è il segno che quando i moderati si uniscono, vincono”. E a dargli ragione è proprio un moderato come Mauro Libè, responsabile degli Enti locali dell’Udc: “L’unione di centro – ha sottolineato – ha dimostrato di essere determinante in Molise come in tutta Italia”. Concorde anche Francesco Pionati che a due anni dalla nascita dell’Adc traccia un bilancio positivo perché “l’Alleanza di centro ottiene in Molise un risultato straordinario che premia i nostri sforzi”. Per il capogruppo dei deputati pidiellini, Cicchitto, “la vittoria di Iorio dimostra che non c’è nessuna ondata travolgente della sinistra e che la partita è del tutto aperta”. “Il Molise inverte la tendenza”, è invece il commento del segretario del Popolo della libertà, Algelino Alfano. “La vittoria di Michele Iorio in Molise conferma, nonostante i profeti di sventura, che il centrodestra può ancora contare sulla fiducia del proprio elettorato”, questo il commento sul voto del vice presidente della Camera, Maurizio Lupi.
E se non mancano, ovviamente, i commenti positivi nei partiti e movimenti che hanno appoggiato il Pdl e Michele Iorio, di tutt’altro umore sono le considerazioni che arrivano dagli sconfitti. Il leader de La Destra, Francesco Storace, è amareggiato (La Destra si era presentata alle regionali con Giovancarmine Mancini, candidato alternativo a Iorio, che ha ottenuto solo l’1,29%): “Iorio deve ringraziare Beppe Grillo – ha affermato Storace – il campione dell’antipolitica gli ha regalato la vittoria sottraendo oltre il 5 per cento al candidato di sinistra”. Nella coalizione sconfitta, l’unico a trarre un dato positivo è il segretario dei socialisti Riccardo Nencini che parla di “bella giornata per tutti i socialisti italiani: il Psi ha confermato la sua straordinaria vitalità e la sua radicata presenza sul territorio”. Meno sereno il Partito democratico che, come La Destra, accusa il Movimento 5 stelle di aver agevolato la vittoria di Iorio. Questa, invece, la sintesi politica che Francesco Rutelli, leader dell’Alleanza per l’Italia, tira fuori dalle elezioni in Molise: “Non sono un test nazionale, ma ci dicono tre cose importanti: Alleanza per l’Italia (con la lista Alternativa) raccoglie un buon 6,3 per cento; il Terzo Polo, se fosse stato unito, avrebbe portato al successo il candidato moderato Frattura; si conferma il ruolo disastroso dei grillini”. Quanto al molisano Antonio Di Pietro, che giocava in casa, si dichiara soddisfatto del risultato del suo partito nonostante la sconfitta del centrosinistra: “L’Idv ha avuto un successo importante – ha detto – faremo da cane da guardia in modo costruttivo e partecipativo, con la stessa dignità con cui abbiamo condotto questa campagna elettorale”. Ma Di Pietro può essere contento per aver raggiunto anche un altro obiettivo: l’elezione del figlio Cristiano in Consiglio regionale.