La vittoria di Macron non fa esultare la Borsa
08 Maggio 2017
di Redazione
All’indomani della vittoria di Emmanuel Macron contro Marine Le Pen per la conquista dell’Eliseo le borse europee non hanno esultato come tutti si aspettavano. Una vittoria più ampia delle aspettative – oltre il 66% delle preferenze rispetto al quasi 34% raggiunto dalla rappresentante del Front National -, ma di fatto niente di esaltante per i mercati finanziari. L’euro scende sotto quota 1,10 dollari; il petrolio prova ancora a risalire. A Parigi l’indice Cac 40 cede lo 0,35%, in flessione Londra -0,10%, sulla parità Francoforte +0,02%. A Milano l’indice principale segna un calo dello 0,21% a 21.437 con lo spread tra Btp decennali e Bund a 180 punti base.
I commenti degli analisti, però, già guardano oltre. L’attenzione, secondo gli esperti, infatti, è tutta spostata a come il movimento politico En Marche!, si posizionerà in vista delle prossime elezioni parlamentari, previste a giugno. C’è il rischio che Macron sia leader di un partito di minoranza.
“Bisogna capire – scrive Julien Lafargue – come si muoverà la Bce a giugno: il minor rischio politico, combinato con la forte ripresa dell’economia, avvicina l’uscita dalla politica estremamente espansiva di questi mesi”. Fidelity e Crédit Suisse prevedono un forte spostamento di capitali da Wall Street alle Borse europee. Intanto gli esperti di Abn Amro prevedono un rimbalzo dei redimenti del Bund fino a 0,50% ma ammoniscono che “è assai difficile che gli spread possano calare in maniera significativa: gli operatori sono già sintonizzati sul test politico più impegnativo: le elezioni italiane“.