L’Abruzzo al Salone del Gusto tra prodotti tipici e potenzialità di crescita

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L’Abruzzo al Salone del Gusto tra prodotti tipici e potenzialità di crescita

28 Ottobre 2010

Nel segno delle tipicità e della valorizzazione del territorio. Torna trionfante l’Abruzzo dal Salone internazionale del Gusto di Torino. Una partecipazione da assoluta protagonista per la regione, che dimostra come il proprio rilancio può e deve passare anche attraverso il recupero delle eccellenze alimentari.

Ne è convinto l’assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo: “E’ stata una vetrina fondamentale per mostrare al mondo la nostra cultura gastronomica – ho affermato -. E’ vero che la nostra regione è segnata da problematiche finanziarie e dal disastro del terremoto, ma anche inorgoglita dai suoi successi in campo agroalimentare, un settore che rappresenta il 33% del prodotto interno ed è in continua ascesa, di numeri e di qualità”.

Un segnale importante, che dimostra quanto le istituzioni credano nella produzione e nel territorio. “E’ importante promuovere le nostre tipicità regionali – ha aggiunto l’assessore Febbo -. che sono funzionali anche alla difesa della biodiversità e delle nuove tecniche agricole sostenibili. Si spazia dai formaggi ai salumi, dalla carne di maiale a quella di pecora, dal pesce dell’Adriatico alla grande tradizione pastaia, dai cereali ai legumi, dagli ortaggi alle verdure spontanee fino ai dolci, oltre a vini ed oli”.

In termini di prodotti, a farla da protagonista è stato senza dubbio l’arrosticino, che come ha sottolineato Febbo è un prodotto fortemente legato al territorio abruzzese, che rappresenta la cultura della pastorizia e della transumanza, ma che purtroppo corre un concreto rischio di mistificazioni. Per questo – ha aggiunto l’assessore – abbiamo iniziato un percorso di riconoscimento. L’arrosticino è una peculiarità regionale che deve essere tutelata”.

Ma al di là delle pur meritate celebrazioni, i successi delle tipicità regionali devono stimolare una riflessione sulle potenzialità economiche ad esse legate, che rappresentano un elemento fondamentale per il rilancio dell’Abruzzo. Basti pensare alla zootecnia, un comparto molto rappresentativo dell’economia regionale, caratterizzato da tanti piccoli allevatori spesso alle prese con numerosi problemi legati, da un lato ad una scarsa retribuzione economica e dall’altro alla difficile gestione imprenditoriale dell’azienda. E lo stesso può dirsi per l’agricoltura che può contare su una rete in grado di mettere a sistema le potenzialità delle piccole produzioni di qualità.