L’Abruzzo e le “buone pratiche”, dall’occupazione ai fondi europei
17 Maggio 2012
Le “buone pratiche” non tardano mai a dare i buoni i frutti. E la Regione Abruzzo ne ha messe a segno più di una. Come quella in materia di fondo sociale europeo. Le cifre, dal 2010 ad oggi, parlano da sole: una programmazione 2007-2013 del valore di oltre 300 milioni di euro conclusa regolarmente e un recupero di risorse pari a 24 milioni di euro dalla precedente programmazione, con ricadute più che positive sul territorio a partire dall’aumento in un biennio di 10.000 donne occupate e dalla creazione di oltre 2.000 nuovi posti di lavoro, per lo più per giovani. E che ha portato gli occupati in regione dai 485.000 del 2006 ai 507.000 attuali.
Insomma, una vera e propria inversione di rotta. Ma soprattutto un cambio di mentalità e di metodologia, soprattutto nella programmazione delle risorse europee, che sta funzionando come una “terapia d’urto” per l’occupazione regionale. “Quando ci siamo insediati nel 2009 – ha spiegato ieri l’assessore regionale alle Politiche del lavoro Paolo Gatti, in occasione della partecipazione al Forum della Pubblica.Amministrazione in corso a Roma – abbiamo ereditato, come spesso accade nelle regioni del Sud, una situazione disastrosa sul Fondo sociale europeo: della programmazione in corso erano stati spesi solo 345.000 euro a fronte di oltre 300 milioni che la Regione aveva a disposizione”.
“Ci siamo rimboccati le maniche, abbiamo migliorato le procedure, abbiamo unificato le responsabilità e abbiamo cominciato a costruire progetti che potessero dare ricadute positive sul territorio, in particolare sul versante occupazionale. Abbiamo avuto poi la fortuna e la capacità di recuperare 24 milioni di euro dalle somme non spese del 2006 e con queste risorse abbiamo avviato la prima buona pratica -ricorda l’assessore- il progetto ‘Lavorare in Abruzzo’, che prevede incentivi alle imprese per le assunzioni”. Un programma di sicuro impatto visto che ha creato “oltre 2.000 opportunità di lavoro a tempo indeterminato”, ricorda ancora Gatti.
E non a caso il titolo scelto per la key note che l’assessore Gatti ha tenuto con il direttore regionale della programmazione Fse, Germano De Sanctis è stato: “L’Abruzzo e il Fondo sociale europeo. La buona politica esiste”. Perché è giusto, quando c’è, esprimere soddisfazione per le scelte praticate.