L’Abruzzo intero è sceso in piazza per ringraziare il governo Berlusconi
13 Dicembre 2010
Le piazze delle più importanti città d’Abruzzo invase dai gazebo. E’ stata una vera e propria mobilitazione quella che nel fine settimana ha fatto scendere in piazza migliaia di persone in sostegno del Pdl. In un collegamento ideale con tutte le piazze d’Italia, anche l’Abruzzo ha fatto sentire la propria voce: da L’Aquila a Chieti, da Teramo a Pescara, in tantissimi hanno voluto manifestare il proprio sostegno al governo.
“Amore e verità”, così è stata soprannominata l’operazione. Amore verso un mandato che non può essere tradito di fronte agli elettori e verità, perché i cittadini devono conoscere tutto ciò che è stato realizzato dal governo. “Conoscere per deliberare”, era infatti l’esortazione di Luigi Einaudi e gli abruzzesi lo hanno compreso bene perché, con la loro partecipazione, hanno dimostrato di voler conoscere le azioni concrete che il governo ha portato avanti in questi due anni, superando e affrontando emergenze vecchie e nuove come la lotta alla mafia, il sostegno al mondo del lavoro, la tutela delle famiglie e delle imprese, il terremoto, il federalismo, la lotta all’evasione. E se questi erano gli scopi, la manifestazione ha centrato senza dubbio il suo di obiettivo.
“Nelle due giornate di sabato e domenica – ha spiegato il consigliere regionale, Federica Chiavaroli – il Pdl abruzzese ha ribadito in modo chiaro e incontrovertibile il proprio sostegno al governo Berlusconi. Incuranti del freddo, in tanti hanno ingrossato le file davanti ai gazebo per confermare la propria idea attraverso una semplice firma”.
“Una partecipazione – ha continuato Filippo Piccone, coordinatore regionale del Pdl – che sottolinea come sia forte e vivace l’interesse e il sostegno al nostro leader, Silvio Berlusconi, che alla guida del Governo ha dimostrato e dimostrerà quanto, nonostante le difficoltà economiche internazionali, ha fatto e farà per il nostro Paese. Questo grande successo dimostra anche – ha aggiunto Piccone – la volontà di rispondere con decisione a chi in questo momento sta tradendo il Pdl e gli elettori del centrodestra e che martedì si appresta a votare insieme alla sinistra”.
Lontani dai tatticismi, dunque, in Abruzzo si preme l’acceleratore sulla concretezza e su quella politica del fare che rappresenta l’arma vincente dell’attuale maggioranza. A L’Aquila, inoltre, la manifestazione ha assunto un valore ancora più forte, in quanto ha rappresentato in un certo senso il ringraziamento per tutto quello che è stato fatto dal governo a sostegno delle aree terremotate.
Non c’è dubbio, infatti, che in Abruzzo il gesto di “amore e verità” esortato dal premier abbia assunto un valore particolare, un significato che è andato al di là della riconferma del sostegno al governo. “In questo momento – ha proseguito Chiavaroli – le istituzioni, soprattutto al livello regionale, stanno subendo un forte, quanto strumentale, attacco da parte delle opposizioni. Ogni giorno assistiamo a una specie di teatrino politico, con da un lato l’opposizione che chiede a gran voce le dimissioni del presidente della Regione, Gianni Chiodi e dall’altro i media che cavalcano l’onda delle critiche e delle accuse. Attacchi ingenerosi e che dimostrano che molti politici hanno la memoria corta. L’unica “colpa” del presidente Chiodi – continua il consigliere regionale – è quella di governare una regione martoriata, che sopporta il peso dei tanti errori compiuti nel passato a cominciare dalla gestione dissennata delle finanze pubbliche da parte di chi lo ha preceduto. Senza contare il dramma del terremoto e la sfavorevole congiuntura economica che ha colpito non solo l’Abruzzo ma l’intera Europa. Per questo è stato importante scendere in campo e unire le forze. “Amore e libertà” in Abruzzo – ha concluso Chiavaroli – non ha significato solo sostegno al governo Berlusconi, ma anche verso il governatore Gianni Chiodi al quale gli abruzzesi hanno ribadito tutto il proprio sostegno e la propria fiducia.