L’Abruzzo potrebbe diventare, sulla sanità, un caso di scuola
24 Luglio 2012
“Dalle prime cose che ho potuto verificare posso affermare che in questi anni la Regione Abruzzo ha fatto dei grossi sforzi per centrare l’equilibrio economico-finanziario. E questo è un primo dato da cui partire, perché sono già due anni che la Regione conferma il risultato, che sarà raggiunto anche nel 2012, come risulta dal trend dei conti del primo semestre”.
Lo diceva, qualche giorno fa, il nuovo subcommissario alla Sanità, Zuccatelli, mandato dal Governo in Abruzzo, facendo un primo punto sulla situazione. Ora quelle parole si trasformano in un successo, certificato ieri nero su bianco dal Tavolo di Monitoraggio romano, dove la Regione Abruzzo si è presentata – per meglio dire, ha presentato – i suoi conti relativi al 2011. Risultato? Promozione a pieni voti, con un avanzo di bilancio di 91 milioni.
E dunque, se il 2010 era stato già positivo e il 2011 ha consolidato tale andamento, ha tutte le ragioni il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ad usare parole come “svolta”. Se le due promozioni consecutive, quelle del 2010 e del 2011 fanno piacere, è soprattutto sulle previsioni del 2012 che si concentra però la soddisfazione del governatore. Lo aveva già anticipato il subcommissario Zuccatelli e la conferma è arrivata da voci di corridoio dell’incontro romano. Se, dunque, anche i dati di inizio 2012 sono ugualmente positivi, allora si può ragionevolmente parlare di dato strutturale. La sanità non è più un carrozzone malato, ma presto potrebbe diventare l’esatto contrario. E infatti, “un avanzo così importante – si affretta a precisare Chiodi – libera definitivamente importanti risorse per gli investimenti”. E anche per la diminuzione delle tasse, c’è da auspicare.
“E’ un impegno che ho assunto da tempo – assicura il presidente -, ma di questi tempi è necessario un confronto con il Governo per concordare le iniziative. Ma è certo che un conto è trattare con questi dati positivi, altro è chiedere senza speranze”. Comunque sia va dato atto del risultato che Chiodi non esita a definire “straordinario”: “Diciamo – aggiunge – che il Titanic-Abruzzo non è affondato: ha schivato l’iceberg”. Il più è fatto? Forse sì e questo vale anche per il commissariamento. Anche se, su questo punto, la parola d’ordine è cautela. “Il commissariamento finirà quando la Regione dimostrerà di poter camminare da sola – spiega Chiodi -. Però abbiamo dimostrato di essere quasi un caso di scuola: da regione ex-canaglia ad esempio virtuoso. E tanto merito va ai sacrifici degli abruzzesi”.
Entusiasmo condiviso anche dall’assessore regionale al bilancio, Carlo Masci, che racconta di un’accoglienza decisamente amichevole: “Il clima del tavolo era nettamente positivo, quasi non credevano alle cifre che abbiamo portato. E’ un successo di Chiodi e di tutta la squadra. I soldi ora ci sono e anche se il ministero non si è ancora espresso su come svincolarli, noi sappiamo che sono lì”.