L’Abruzzo punta tutto su Bruxelles per uscire dalla crisi
27 Giugno 2011
di V. F.
L’Abruzzo, è vero, soffre la crisi. Come tutte le altre regioni. In alcuni settori meno e in altri di più, ma va dato atto che la regione svolge un ruolo importante per migliorare la situazione. Queste sono state le parole di Luciano Longobardi, responsabile dell’Osservatorio regionale per l’inclusione sociale e povertà di Abruzzo Lavoro. Un compito non facile, che però viene portato avanti attraverso tutti gli strumenti a disposizione: “per esempio attraverso gli ammortizzatori sociali – spiega Longobardi – o il nuovo piano sociale”. Infatti, proprio nei giorni scorsi è stato l’assessore regionale al Lavoro, Paolo Gatti a ricordare che ci sono 134 milioni di euro a disposizione per l’Abruzzo, grazie ai 23 progetti inclusi nel Piano operativo 2009/2011 del Fondo Sociale Europeo 2007-2013. Si tratta di ottime opportunità per la crescita regionale. Verranno rese pubbliche in maniera moderna e più efficace (questa è la novità) e cioè attraverso una newsletter della Regione Abruzzo, che in questi giorni arriverà direttamente nelle case di tutte le famiglie abruzzesi.
“Viviamo una strana epoca dell’informazione. – ha sottolineato l’assessore Gatti – Le brutte notizie, gli insuccessi e le polemiche trovano ampio spazio sui mezzi di informazione classici. Le buone notizie, le informazioni di utilità sociale, gli eventi che testimoniano progressi e miglioramenti della nostra realtà, o vengono ignorati o semplicemente marginalizzati”. Per questo è stata chiamata in soccorso la rete, uno strumento che permette ai cittadini di venire a conoscenza di informazioni sempre nuove, sfruttando canali alternativi. “Abbiamo ritenuto indispensabile costruire, nel programmare la comunicazione del Fondo Sociale Europeo, una conversazione diretta con gli abruzzesi, entrando direttamente nelle loro case. – ha aggiunto l’assessore – Per questo abbiamo deciso di essere presenti sul web e nei social network, attivando profili dedicati su twitter e facebook. Ma soprattutto abbiamo ritenuto di dovere portare un documento fruibile a tutte le fasce della popolazione per informare sulle opportunità che offre questo Piano Operativo, che per la prima volta riguardano i cittadini come possibili diretti fruitori delle risorse europee. Abbiamo atteso prima di distribuire la newsletter – ha spiegato Gatti – che terminassero le tornate amministrative e referendarie per non incorrere in inutili polemiche.”
“L’Europa mette a disposizione numerose risorse. Spero che questa iniziativa porti da un lato consapevolezza sulle opportunità che ci sono e che molte volte non vengono colte, mentre dall’altro spero che riesca a far capire l’impegno della Regione e di tutte le parti sociali che in questi mesi sono state coinvolte in una epocale inversione di rotta nella capacità di programmare e spendere le risorse del Fse. Anche la Commissione Europea – ha concluso Gatti – ha riconosciuto pubblicamente il nostro buon lavoro”. A confermarlo è proprio Paola Bertolissi della Commissione Europea: “La Regione Abruzzo – ha spiegato- ha intrapreso la strada giusta e sta recuperando il ritardo accumulato in passato. C’è un indubbio avanzamento di progettualità e capacità di spesa. E’ stata data una grande accelerazione con pieno rispetto del crono programma, presentato negli scorsi mesi. Ora occorre non abbassare la guardia e consolidare i progressi ottenuti”.
Tuttavia, sotto la lente d’ingrandimento restano soprattutto i giovani abruzzesi, che continuano ad essere i sorvegliati speciali dell’Osservatorio, con sacche di disagio che si allargano e una difficoltà crescente a trovare lavoro. La regione conosce bene tali emergenze e si dedica con serietà alla loro risoluzione. Oltre al Piano Sociale a agli ammortizzatori ci sono stati altri interventi importanti portati a termine dal governo regionale, come fanno notare ancora dall’Osservatorio regionale di Abruzzo Lavoro. Basti pensare alle leggi per l’occupazione e l’imprenditoria femminile e la sovvenzione globale per i lavoratori svantaggiati. L’attenzione va mantenuta alta perché c’è anche un altro dato da non sottovalutare e cioè la capacità di reazione delle famiglie.
Si tratta di un prezioso “cuscinetto” di supporto alle politiche statali, specie in momenti di crisi, ma la loro azione di welfare sociale potrebbe incontrare delle difficoltà. Per questo è fondamentale un impegno continuo nella programmazione territoriale, cioè coesione e cooperazione tra i soggetti operanti sul territorio. “Proseguiamo con impegno il nostro lavoro – ha concluso l’assessore Gatti – puntando al confronto sinergico con le parti sociali e datoriali, che ci hanno espresso apprezzamento per l’attività svolta. Daremo risposte concrete ai cittadini, alle imprese, al mondo del sociale e della ricerca dell’Abruzzo. La cosa straordinaria è che comunque l’Abruzzo sta tornando ad essere una Regione normale agli occhi dei suoi interlocutori”.