L’Abruzzo vince un’altra sfida e dà il via ai Giochi del Mediterraneo
25 Giugno 2009
Ce l’hanno fatta, tutto è pronto o quasi. Gli uomini che maggiormente si sono spesi per il recupero del tempo perduto, perché la consegna dei lavori avvenisse puntuale e le altre scadenze venissero rispettate, guardano ora con soddisfazione all’opera compiuta. Tirando un sospiro di sollievo.
Si inaugurano oggi a Pescara, allo stadio Adriatico, i XVI Giochi del Mediterraneo della storia (in programma dal 25 giugno al 5 luglio). Quando nessuno poi dava niente per scontato, e ancora pochi mesi orsono: chissà che i fondi non arrivino a destinazione, chissà che gli sponsor pubblici e non solo non si tirino indietro all’ultimo momento, chissà che la macchina organizzativa non si inceppi e non vada più avanti. Invece no. Pescara e il circondario, e l’intero Abruzzo, si sono dimostrati capaci di un vero e proprio tour de force, dotandosi in breve di risorse e strutture all’altezza, perfettamente in grado di ospitare un evento internazionale di questo valore. Sì, nonostante il disagio e il dolore per le pesanti conseguenze sociali – ed economiche – del terremoto, e forse per reazione caratteriale, d’istinto e d’orgoglio, di fronte alla calamità.
Mario Pescante, commissario straordinario delegato dal Governo: «Oggi finalmente possiamo dire di avercela fatta. E possiamo ben affermare di avere allestito un’edizione dei Giochi da record. Ma per carità, non venitemi a parlare di miracolo italiano. Qui c’è gente che ha lavorato tanto e che ha saputo circondarsi dei migliori collaboratori, punto. E questi sono i risultati».
Gianni Chiodi, presidente della regione: «Questo evento ci servirà, eccome. Servirà a farci sentire vivi, uniti, solidali, pronti a ripartire con nuovo slancio e vigore. Lo sport in fondo è questo, è sfida e competizione, con se stessi prima ancora che con gli altri».
Tra Pescara e Chieti è aperto da giorni, fatto nuovo in meno di un anno e mezzo, quel Villaggio del Mediterraneo struttura d’area indispensabile, idonea a ospitare circa 4.500 degli oltre 6.000 atleti in arrivo nella zona, convocati per l’occasione. Mentre dall’8 al 12 luglio, nella stessa sede (finanziata da un investimento privato complessivo di circa 150 milioni di euro) troveranno accoglienza parte delle delegazioni ufficiali che graviteranno attorno a L’Aquila, nei giorni del summit del G8. Si calcola inoltre che nel medesimo quartiere verranno ad abitare fino a 1.500 persone, da dopo l’estate. Alloggiate non lontano da uffici e servizi prossimamente di stanza nel quartiere, ormai rimodernato e riqualificato.
Quanto ai paesi protagonisti dei Giochi, che si sfideranno in 28 discipline in rappresentanza dei popoli e delle nazioni che si affacciano sul Mediterraneo: in totale saranno 23, presenti tra le altre anche le rappresentative di Libia, Libano e Siria. Assente giocoforza quella di Israele, che ha alle spalle un comitato olimpico locale da sempre, storicamente, escluso di fatto dal Comitato internazionale promotore della manifestazione. Una festa di sport per molti, per quasi tutti.