L’Abruzzo vola con l’Aeroporto Internazionale e Chiodi fa strike
31 Gennaio 2013
L’aeroporto internazionale d’Abruzzo lancia una rotta vincente,virando in alto, nei cieli stellati degli scali tricolore di prima classe. Premiati i notevoli sforzi ed investimenti compiuti per valorizzare e potenziare l’infrastruttura aeroportuale, finalmente annoverata fra i trentuno scali nazionali di rilevanza strategica.
Il trend positivo,un traffico passeggeri annuo superiore alla cifra di 500 mila e l’unicità su scala regionale gli hanno conferito questo status privilegiato. A decretarlo, l’Atto di indirizzo per la definizione del Piano Nazionale per lo Sviluppo Aeroportuale varato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il provvedimento, atteso per ben ventisei anni, colma una grave lacuna e mira a pianificare un riassetto organico del settore sotto il profilo infrastrutturale, gestionale e qualitativo. Ridurre i costi e razionalizzare i servizi di navigazione aerea attraverso un potenziamento di capacità ed accessibilità delle principali infrastrutture aeroportuali, questo l’intento. Frutto di una sintesi fra orientamenti comunitari ed indirizzi governativi e parlamentari, il provvedimento verrà inviato alla Conferenza permanente Stato-Regioni per un confronto atto a raggiungere la necessaria intesa per poi essere adottato con apposito decreto del Presidente della Repubblica.
Potenziare le capacità dei nodi aeroportuali strategici per il paese, ridurre la frammentazione e limitare il numero degli scali d’interesse nazionale – finora in esubero – queste le priorità in agenda per realizzare un adeguato rafforzamento della rete infrastrutturale aeroportuale nazionale. Trentuno gli scali strategici secondo la classifica stilata in base a rilevanza e traffico e tre le categorie comprese nel nuovo programma di sviluppo.
Quella degli scali appartenenti alla “Core Network” che hanno rilevanza sul piano Ue in quanto pertinenti a città o nodi primari, quella degli aeroporti della "Comprehensive network” con traffico superiore ad un milione di passeggeri annui o con flusso superiore a cinquecento mila che presentano specifiche caratteristiche territoriali e quella degli scali fondamentali per la continuità territoriale. Infine il gruppo che si colloca fuori dalla rete europea, considerato importante perché in espansione o per il fatto di delocalizzare il traffico dalle strutture maggiori.
L’aeroporto di Pescara rientra nella categoria degli scali dal traffico superiore a 500.000 passeggeri annui con specifiche caratteristiche territoriali. Il provvedimento disegna insomma l’ossatura strategica e crea le precondizioni per ulteriori, importanti sviluppi. Un paese dalle forti potenzialità, che ha tutte le carte in regola per ambire ad un sistema aeroportuale all’avanguardia e competitivo sul quadro internazionale deve limitare gli sprechi, individuando scali di primaria rilevanza ed ottimizzare le risorse per potenziarne appieno i flussi in transito. “Un risultato importante che apre nuove prospettive per lo scalo abruzzese”- questo il commento del Governatore Gianni Chiodi che ha voluto evidenziare come “la decisione del governo sia un chiaro riconoscimento del lavoro della regione e delle scelte di programmazione in materia compiute dall’esecutivo negli ultimi anni”.
Eccellenti risultati e prospettive rosee si affacciano all’orizzonte dell’Aeroporto Internazionale d’Abruzzo che ha concluso il 2012 a quota 565 mila passeggeri, con un +2,5 % rispetto all’anno precedente. In arrivo i finanziamenti del Piano Marketing 2012 e previsto già per l’estate prossima l’avvio sperimentale del volo Pescara-Mosca. Se il collegamento con la Russia darà buoni frutti, come auspicato, dopo una preliminare fase di valutazione, la tratta diverrà fissa. Nel mirino c’ è anche la percorrenza di nuove rotte nazionali ed internazionali con importanti risvolti per il mercato turistico del brand Abruzzo.“Abbiamo investito ingenti risorse per la sopravvivenza e la crescita dell’aeroporto, nonostante le difficoltà del momento – spiega l’assessore al Turismo della Regione Abruzzo Mauro Di Dalmazio. Questa scelta – conclude Di Dalmazio – ci ha permesso di raggiungere gli standard qualitativi necessari affinché lo scalo pescarese sia considerato nodo strategico anche dal governo nazionale”.