L’accusa: Mps e Deutsche Bank manipolavano il mercato

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L’accusa: Mps e Deutsche Bank manipolavano il mercato

02 Ottobre 2016

Gli ex vertici di Monte Paschi, ma anche dirigenti di primo piano di Deutsche Bank a processo a Milano. E le relazioni tra Italia e Germania destinate ad arroventarsi. Raffica di rinvii a giudizi nelle ultime ore per i numeri uno della banca italiana, accusati di aver architettato e portato a termine una serie di operazioni finanziarie ritenute irregolari con cui sarebbero state occultate le perdite dopo l’acquisto da parte della banca senese di Antonveneta. Rinvii a giudizio che si estendono anche alla banca tedesca e a Nomura International Plc. Il processo inizierà il 15 dicembre davanti alla seconda sezione penale del Tribunale di MIlano.

Le accuse, a vario titolo, sono di falso in bilancio, aggiotaggio e ostacolo agli organi di vigilanza, senza l’aggravante della transnazionalità, contestata dai pm ma esclusa dal gup. Al centro delle indagini, trasmesse dalla Procura di Siena a quella di Milano, ci sono le operazioni sui derivati “Santorini” e “Alexandria”, sul prestito ibrido “Fresh” e sulla cartolarizzazione “Chianti Classico”. Secondo l’accusa, con queste operazioni sarebbero stati indicati centinaia di milioni di euro di utili, mai prodotti effettivamente. E allo stesso tempo sarebbero state occultate perdite miliardarie con dati di bilancio truccati per oltre 2 miliardi di euro.

Tra le parti civili, oltre a un migliaio di risparmiatori, ci sono Monte dei Paschi nuova gestione, Banca D’Italia e Consob. “Ci difenderemo in tribunale e non abbiamo ulteriori commenti per oggi”, il commento di Deutsche Bank. La posizione di Mps invece è stata stralciata: l’istituto di credito senese ha chiesto di patteggiare a 600 mila euro di sanzione penale con confisca di 10 milioni. Sull’istanza i giudici decideranno il prossimo 14 ottobre. Ieri Bloomberg ha dato ampia evidenza alla notizia della indagine sui dirigenti di Deutsche Bank, accusati di aver contribuito a falsificare i conti della terza più grande banca italiana.

La notizia del processo arriva in un momento di relazioni infuocate tra Italia e Germania, dopo i “sorrisini” di Bratislava, lo strappo di Renzi e il mancato invito della Merkel al premier italiano in occasione del vertice di Berlino. La domanda è quanto il ciclone DB-MPS sia destinato a influenzare i rapporti italo-tedeschi su temi come il salvataggio delle banche italiane o le richieste di Roma di maggiore flessibilità sui conti. Il salvataggio di MPS non piace ai tedeschi, con Merkel e Schauble che chiedono meno Stato e più privati. Certo non si può dire che Deutsche Bank stia messa molto meglio. Le accuse nel processo italiano sono un colpo anche per la banca tedesca, che sta cercando di rassicurare gli investitori e clienti sulle eventuali sanzioni in discussione negli Usa e sui suoi rapporti con alcuni investitori russi.