L’acqua infiamma il confronto tra Emiliano e Vendola

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L’acqua infiamma il confronto tra Emiliano e Vendola

07 Luglio 2011

Per quanto si sforzino di apparire coesi e funzionali l’uno all’altro, proprio non ce la fanno: Vendola ed Emiliano non perdono occasione per punzecchiarsi a vicenda. L’avevano fatto alle soglie delle elezioni regionali del 2010, quando entrambi aspiravano a candidarsi alla poltrona di presidente nella coalizione di centrosinistra, l’hanno fatto spesso negli ultimi anni su questioni minori come la gestione di fabbriche e comitati e lo stanno facendo in questi giorni a proposito dell’Acquedotto Pugliese, uno degli enti che sta più a cuore, per ragioni di necessità materiale, ai cittadini pugliesi.

E’ notizia di qualche giorno fa che, nonostante il referendum del 12 e 13 giugno abbia abrogato la norma sulla remunerazione del capitale investito, imponendo così un taglio del 7 per cento delle bollette, l’Aqp non abbia modificato di un centesimo le proprie tariffe, tanto da indurre il sindaco di Bari, in qualità di presidente dell’Ato Puglia (l’Autorità d’ambito Territoriale Ottimale della Regione) a far notare all’amico Nichi quanto l’operato dell’acquedotto fosse in contrasto con la volontà popolare limpidamente espressa in occasione dell’esito referendario.

A sua volta, il governatore Vendola non si è esentato dal far notare ad Emiliano che spetta all’organo da lui presieduto stabilire, tra le altre cose, le tariffe dell’acqua e che quindi l’aumento registrato negli ultimi anni non è imputabile ad altri se non alla stessa Ato, sottolineando d’altro canto come la gestione dell’Acquedotto Pugliese sia stata così buona da portarlo a chiudere il suo bilancio con un utile di 37 milioni.

Ma Emiliano, punto nell’orgoglio, non ha perso tempo per sferrare un nuovo attacco al presidente della Regione e, in collegamento telefonico con una trasmissione della Rai, ha dichiarato che è vero che l’Ato ha aumentato le tariffe, ma l’ha fatto in maniera minore rispetto a quelle che erano state le richieste di Aqp. Inoltre, il sindaco di Bari ha ribadito che proprio il fatto che quest’anno ci siano stati utili importanti testimonia quanto questo aumento sia stato eccessivo, anticipando dunque quale sarà la sua proposta durante la prossima riunione dell’Ato: destinare quei soldi a scopi eticamente e socialmente rilevanti, come ad esempio garantire a titolo gratuito la quantità minima necessaria di acqua a quelle fasce di cittadini disagiati che non possono permettersela, rispondendo così a quelle esigenze che un ente pubblico dovrebbe soddisfare.

Con questo affondo, il primo cittadino di Bari scrive una nuova pagina del duello tra due “amici” che non si risparmiano reciproche frecciate. Ma nonostante Emiliano cerchi di mostrarsi diverso e punti a risultare alternativo a Vendola, mirando neanche troppo velatamente ad occupare in futuro il posto alla presidenza della Regione, continua a commettere gli stessi errori del suo competitor. Entrambi, infatti, hanno cominciato a sentirsi strette le poltrone che occupano e a lasciarsi prendere dall’ambizione. E proprio quest’ultima pare essersi rivelata un impegno a tempo pieno ben più stringente di quello assunto di fronti agli elettori.