L’ad dell’Enel Scaroni lancia l’allarme sul gas

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L’ad dell’Enel Scaroni lancia l’allarme sul gas

08 Ottobre 2007

L’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni, ha affermato: “tranquilli tranquilli non possiamo stare. Questo sara’, infatti, l’ultimo inverno a rischio sul fronte del gas’.

 

L’allarme era già stato lanciato una settimana fa da Fulvio Conti, amministratore delegato dell’Enel, il quale aveva evidenziato il rischio di “rimanere al freddo e al buio”, dovuto all’aumento del consumo di gas seguito da una riduzione degli stoccaggi. E sui costi, il manager aveva avvertito  “Il gas costerà sempre di più e sarà legato al prezzo del petrolio”.

 

Preoccupato si era detto anche il ministro dello Sviluppo economico Bersani che non nascondeva la fragilità del sistema dovuta al gup tra investimenti e infrastrutture. “Siamo ancora abbastanza i guai dal punto di vista del sistema energetico”, aveva detto.

 

Sul fronte estero, il governo del Kazakistan, repubblica che fa da cerniera fra Cina e Russia ha abbassato i toni nella contesa con l’Eni sul giacimento di Kashagan. Il governo della nazione che faceva parte del colosso sovietico aveva infatti dichiarato di voler rimpiazzare il gruppo italiano nel ruolo di operatore unico per lo sfruttamento del giacimento petrolifero di Kashagan, uno dei più importanti giacimenti del mondo.

 

L’accordo fra Eni e il governo kazako risale al 1997. Ultimamente la decisione dell’Eni di rinviare la produzione al 2010, avevano spinto il Kazakistan a chiedere una nuova negoziazione che aumentasse il proprio peso nel consorzio internazionale (e di cui fa parte anche l’Eni) che gestisce il giacimento di Kashagan, pena la revoca dell’accordo.

 

 La mossa del governo italiano di sbarcare nella ex repubblica sovietica il 7 e l’8 ottobre con al seguito il gotha di Confindustria evidentemente ha funzionato, lasciando intendere che un atteggiamento più favorevole può fruttare parecchio altro business.

 

Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, al termine di un colloquio bilaterale con il presidente kazako e di un incontro allargato a ministri e imprenditori italiani, fra cui anche l’ad dell’Enel, Scaroni, ha, infatti, espresso tutto il suo ottimismo per un futuro accordo fra Eni e governo kazako per lo sfruttamento del giacimento di Kashagan.