L’addio a Pavarotti di quelli della Margherita: “E’ morto un evasore”
07 Settembre 2007
“E’ morto Luciano Pavarotti.Condoglianze alla famiglia
ed a tutti coloro che gli volevano realmente bene sul piano umano. Tuttavia,
rivolgendomi al restante 100% della popolazione, mi sento di fare una sommessa
considerazione: aveva trasferito il suo domicilio fiscale in uno dei soliti
“paradisi fiscali” dove si rifugiano molti di coloro che, guadagnando
somme enormi, non ritengono giusto pagare le tasse in Italia. Io, da lui come
da altri evasori, mi sento non solo danneggiato, ma anche sbeffeggiato.
Mentre tutto il resto del mondo
piange il più grande tenore italiano della sua epoca, i militanti del forum on
line “spaziolibero”, gestito dalla Margherita, preferisono ricordarlo
così: come un lurido evasore fiscale qualsiasi. Evidentemente il lavaggio del
cervello operato da Visco e compagni in tutti questi lunghi mesi comincia a
sortire i propri effetti. Gli italiani che si riconoscono
nel centro sinistra vivono in una vera e propria ossessione fiscale che rasenta
la paranoia. E i risultati si vedono.
tutti gli altri iscritti al forum on line della Margherita hanno le certezze e
la cattiveria di Fabio Marcelli, però la sua posizione non è neanche
minoritaria.
Ad esempio Rita Guma la pensa
così: “L’umana pietà non puo’ essere diretta solo verso alcuni (in questo caso Pavarotti). Per un Pavarotti che non paga ingenti imposte ci sono infatti ospedali meno attrezzati per bambini, anziani e disabili, nonchè pensioni minime più basse. Per un Pavarotti fortunato ma che non
paga le imposte, subiscono quindi un danno le persone che non hanno insperati guadagni o che hanno serie disgrazie nella vita.”
Poi il ragionamento di quest’altra
maitresse a penser del moralismo italiota a un tanto al chilo prosegue così: “Lo hanno espresso molto bene Bill Gates e David Rockfeller, i
quali, a Bush che voleva tagliare le imposte, hanno risposto se non le paghiamo noi che abbiamo tutto chi le deve pagare? Mi si risponderà che Pavarotti ha attivato varie iniziative benefiche. Se le avesse attivate pagando le imposte (come fa appunto Gates, che è uno dei maggiori donatori del mondo) sarebbe stato coerente, diversamente non è dato distinguere l’operazione mediatica dall’iniziativa benefica.”
Quindi “nessun dorma” in
pace nella propria tomba senza che i militanti margheritini alzino il ditino
censore sulla non irreprensibile condotta fiscale del compianto tenore.
Compianto da tutti ovviamente, ma non da loro: ” E – poichè se c’è molta evasione le imposte per gli altri
crescono – per corretta informazione va anche ridimensionata la generosità di
chi è stato generoso ‘coi soldi nostri’.”
Insomma quello della Margherita è
un popolo pieno di nobili ideali e spietate certezze e, quanto al drammatico e
prematuro decesso del tenore, “pietà l’è morta” anch’essa. Ecco
infatti come finisce l’arzicocolato “ragionamento” dell’altra utente
del forum: “Anche a me scioccano un
po’ titolo e tono del messaggio di Marcelli, ma visto che tutti – anche le massime autorità dello Stato – ricordano l’artista e l’uomo generoso, è giusto anche parlare dei lati negativi di questa figura, anche per evitare che passi il concetto diseducativo che il successo giustifichi tutto.”
Per fortuna nel forum internet
della Margherita quello di Rita Guma di Fabio Marcelli non è un pensiero unico.
Qualcun altro di loro infatti ritiene persino che il livello della discussione
interna a queste chat on line stia degenerando e si stia passando dai nobili
ideali che dovrebbero essere alla base del futuro partito democratico al
“signora mia” e al beppegrillismo militante.
La pensa così ad esempio Samuele
Zerbini, utente controcorrente di questa non appassionante tematica di
discussione: ” Vedo che il
moraleggiare giacobino di Beppe Grillo ha trovato fertile terreno, le persone non sono persone, ma valgono soltanto
in rispetto allo Stato; ah, che bella ipocrisia, quella di accusare gli altri
di ogni cosa, di valutare le persone solo in base ad un metro
“civico”: è morto il Cittadino Pavarotti, ma egli era un’evasore, ha
tradito i sacri diritti dell’intoccabile Stato Supremo, e quindi egli perde il
valore di persona. Che bella gente, capisce tutto. Abbiam preso una brutta
strada mi sa, con tutti questi supereroi dei Santi Doveri Civici che si mettono a fare da censori delle altrui miserie. Agli evasori ci pensi lo stato: io saluto un’artista
finissimo.” Difficile non dargli
ragione.