L’affaire Vecchioni dimostra che la rivoluzione di De Magistris è solo fuffa

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L’affaire Vecchioni dimostra che la rivoluzione di De Magistris è solo fuffa

11 Gennaio 2012

Quando anche i fiori all’occhiello appassiscono e i proclami d’amore (prima a pagamento poi "a’ggratis") vengono meno, quando anche chi con la sua immagine e la sua arte aveva portato acqua al mulino demagistriano getta la spugna i segnali di un prematuro ma verticale declino sono evidenti. Roberto Vecchioni ha ufficialmente rinunciato all’incarico di Presidente del Forum delle Culture e la rivoluzione di cui tanto parla il Sindaco non c’è, non c’è mai stata e con Lui al timone temo mai ci potrà essere.

De Magistris ha carisma, presenza scenica, capacità straordinarie di attrarre consenso e attenzione mediatica e la necessaria spavalderia del leader. Ma ha troppa poca esperienza su come si amministra una città, anzi non ce l’ha proprio. E se i risultati non arrivano il carisma diventa arroganza, la presenza scenica si trasforma in presenzialismo, l’attrazione del consenso diviene populismo e la spavalderia finisce col trasformarlo in macchietta. Questo è il declino di una figura, dei suoi progetti (finora solo annunciati) e della promessa "rivoluzione".

La vicenda Vecchioni ne è un esempio lampante. Il cantautore milanese doveva essere la star del Forum delle Culture, il "Presidente cantante" in grado con la sua sola presenza di proiettare Napoli e il Forum alla ribalta nazionale, facendo del Sindaco un "mecenate" illuminato alla guida di una città che cambia e cresce. Invece non sarà niente di tutto ciò.
L’idea di assegnare la carica di Presidente del Forum ad una figura esterna alla politica ma di alto profilo artistico ed intellettuale era giusta, meno aver visto tutto questo in Vecchioni. In primis perché non è di Napoli, e se il Forum è il più grande evento che la città ospiterà da quasi un ventennio si doveva premiare un’eccellenza locale, non penso che la città (indicata sempre dal Sindaco come una "capitale") non abbia artisti o intellettuali all’altezza. Faccio il primo nome che mi viene in mente: Riccardo Muti, uno dei più grandi direttori d’orchestra di tutti i tempi, un maestro che il mondo ci invidia. Ma ce ne potrebbero essere tanti altri.

In seconda battuta Vecchioni non è una figura fuori dall’agone politico visto che da sempre si distingue come artista politicamente impegnato a sinistra. Le sue apparizioni come "guest star" ad eventi e concertoni sono numerose, condite anche da qualche livoroso mini comizio(lo scorso novembre ad una manifestazione del PD a Roma disse che Berlusconi  doveva essere preso "a calci nel culo"), e in primavera aveva fatto campagna elettorale per Pisapia e De Magistris. Un artista organico a tutto tondo e super schierato, premiarlo con la Presidenza del Forum era inopportuno, quasi una ricompensa per aver caldamente sponsorizzato il Sindaco in campagna elettorale. Metodi da vecchia politica, che in teoria l’ex pm dice sempre di voler scardinare.

Nel frattempo l’artista cominciava a delineare il “suo” Forum, “la parola d’ordine” spiegava intervistato dal Mattino il 9 ottobre, «dev’essere sobrietà che è poi eleganza. Il senso della misura è la bellezza, gli eccessi sono orribili».  Il Presidente cantautore dopo aver declamato in tutti i modi il suo amore per Napoli, aver raccontato le sue lontane origini vomeresi ed essersi reso abile ed arruolabile per "redimere" la città dimostrò viceversa di non conoscere per niente la sobrietà da lui citata, e il vil denaro ha rovinato il bel quadretto. Finite le sceneggiate se si voleva Vecchioni bisognava pagarlo, e anche tanto. Per la precisione 220.000 euro all’anno, "ho un plafond da cui non posso scendere per dignità ed immagine" dichiarò l’artista, al di sotto non si può andare, piuttosto egli è disponibile “a rinunciare ad un incarico così gratificante”. L’amore per Napoli è evidente, a maggior ragione che per il Presidente uscente del Forum il compenso era di appena 70.000 euro. In tempi di recessione e lotta ai costi della politica non poteva esserci uscita più infelice con ovvie polemiche al seguito, apparentemente chiuse un mesetto fa con la rinuncia al compenso per dedicarsi a Napoli ed al suo evento gratis con De Magistris che vide nel gesto “spontaneo” "una decisione che fa onore non solo all’artista ma soprattutto alla sua persona", seguito da Vecchioni che annunciò "Ho accettato(..) perché nutro un sentimento di profondo amore per Napoli, perché a Napoli è iniziata una nuova ed entusiasmante stagione politica, perché il Forum sarà un’occasione per rilanciare la città e per consolidare l’unità del nostro Paese". Amore ed intenzioni afflosciatesi quasi subito, un po’ come la rivoluzione del Sindaco.