Lago di Como, tangenti su appalti per paratie su lungolago

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Lago di Como, tangenti su appalti per paratie su lungolago

01 Giugno 2016

Il nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Como ha arrestato quattro persone nell’ambito delle indagini relative agli appalti per la costruzione delle paratie di contenimento del lungolago di Como.

Il gip ha emesso quattro ordinanze di custodia cautelare, delle quali due in carcere nei confronti di un dirigente del Comune di Como (per i reati di abuso in atti d’ufficio, turbativa nella scelta del contraente e corruzione) e di un architetto libero professionista comasco (per il reato di corruzione), e due agli arresti domiciliari, per un altro dirigente del Comune di Como (abuso in atti d’ufficio e turbativa nella scelta del contraente) e di un imprenditore edile della provincia (turbata liberta’ degli incanti). Sono inoltre in corso perquisizioni nelle province di Como e Torino.

Le indagini si sono sviluppate tramite intercettazioni e acquisizione di documenti che hanno accertato, come spiegano gli inquirenti, “episodi di turbata libertà degli incanti, rivelazione di segreti di ufficio e corruzione contestati agli alti funzionari del Comune di Como ed agli imprenditori”.

In una nota il procuratore di Como evidenzia: “Con l’esecuzione dei provvedimenti e con il prosieguo dell’attività di indagine, la Procura della Repubblica (memore altresì del principio di presunzione di innocenza, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione) intende accertare e perseguire condotte illecite, senza interferire indebitamente con la futura attività della Pubblica Amministrazione né tanto meno condizionarne l’operato, con riferimento alla auspicabile legittima progettazione, realizzazione e completamento di una efficace difesa a fronte delle esondazioni del Lago di Como e delle altre opere pubbliche oggetto della presente inchiesta”.

Le paratie sul lungolago di Como sono da anni al centro delle polemiche tanto che, nelle settimane scorse, il quotidiano La Provincia di Como aveva dato il via a una campagna per cercare di sbloccare la vicenda della passeggiata a lago. 

Nel 2008 l’accesso alla passeggiata era stato chiuso per la realizzazione delle paratie anti esondazione, ma l’opera era stata interrotta più volte e bloccata dal 2012, mentre avevano avviato procedimenti sia la Procura della Repubblica, sia la Corte dei conti.

“La Provincia” ha scritto così: “I bambini comaschi non hanno mai visto il lungolago. Il nostro giornale vuole trovare una soluzione, senza perdere troppo tempo a fare la conta delle responsabilità e delle colpe, e vuole catalizzare un sano, motivato, simpatico e costruttivo senso di rivolta che smuova e sgorghi la palude”.

Il giornale, inoltre, raccoglierà tutte le cartoline e le recapiterà direttamente a Palazzo Chigi al premier Matteo Renzi. La campagna “Salviamo il lago” si avvale anche di messaggi e selfie.