
L’Anm replica a Napolitano: “Giuste le sue parole, ma basta aggressioni”

27 Novembre 2009
di redazione
E’ durata una cinquantina di minuti la riunione tra il presidente della Camera, Gianfranco Fini, e il presidente e il segretario dell’Anm, Luca Palamara e Giuseppe Cascini. La delegazione dei vertici del sindacato delle toghe aveva sollecitato l’incontro già da alcuni giorni.
Sul tavolo le vicende giudiziarie degli ultimi giorni che hanno inasprito i rapporti tra le istituzioni, in particolare tra la Magistratura e l’Esecutivo. Da qua il monito del Capo dello Stato che, questa mattina, ha chiesto di porre fine a quella che "è ormai diventata una spirale nello scontro tra le istituzioni dello Stato"; e cioè governo, magistratura, Parlamento e anche il Quirinale, sempre più spesso trascinato nelle querelle.
Immediata la replica del presidente dell’Anm che, uscendo dall’incontro con il presidente Fini, ha affermato: "Il capo dello Stato fa affermazioni in cui ogni magistrato deve riconoscersi”. "Noi magistrati non siamo in guerra con nessuno, ma chiediamo di non essere aggrediti", ha concluso Palamara parlando con i giornalisti.
In mattinata, il presidente della Repubblica ha invitato tutti quanti ricoprono incarichi istituzionali, a fermare "la crescente drammatizzazione delle polemiche". A tutti ha chiesto uno "sforzo di autocontrollo nelle dichiarazioni pubbliche" e alla magistratura di attenersi "rigorosamente" alle proprie funzioni. Il contesto in cui Napolitano ha sentito la necessità di intervenire è quello non solo del nuovo attacco del premier Silvio Berlusconi ai Pm, ma anche della replica di alcuni consiglieri del Csm, che hanno annunciato l’acquisizione delle sue parole nell’ambito della pratica aperta a tutela dei magistrati.
Nei giorni scorsi poi vi erano state altre tensioni, con interviste di magistrati sul ddl sul processo breve all’esame del Senato, conflitti tra governo, Parlamento, Anm e Csm sui dati forniti dal ministro della Giustizia Angelino Alfano a proposito degli effetti del provvedimento sui processi in corso.