Lanzillotta (Pd) e Mussolini (Pdl) a Fini: “Basta discriminazione femminile”

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Lanzillotta (Pd) e Mussolini (Pdl) a Fini: “Basta discriminazione femminile”

29 Aprile 2009

Linda Lanzillotta (Pd) e Alessandra Mussolini (Pdl) hanno scritto oggi una lettera al presidente della Camera, Gianfranco Fini sollecitando interventi concreti affinchè si eviti che persino nelle decisioni e nelle nomine di competenza della Camera continui la discriminazione contro le donne.

Le 2 parlamentari propongono che venga costituito un organo per monitorare la situazione al fine di evitare possibili atteggiamenti di discriminazione di genere "Ben conoscendo la sua attenzione e sensibilità al tema dei diritti delle donne e della loro valorizzazione nelle istituzioni – scrivono le due deputate a Fini – le chiediamo di assumere una iniziativa che rompa finalmente il silenzio e attivi un’azione di monitoraggio, di segnalazione e di moral suasion nei confronti dei gruppi parlamentari allorchè siano chiamati ad assumere decisioni in cui occorra dare effettiva applicazione ai principi di parità tra i generi".

In particolare, Lanzillotta e Mussolini chiedono "l’istituzione di un organismo, molto snello, composto da non più di sei deputate, che svolga compiti analoghi a quelli che in altri ambiti istituzionali svolge il consigliere di parità, al fine di monitorare e segnalare le decisioni della Camera e dei suoi organi al fine di prevenire discriminazioni o promuovere azioni di empowerment femminile". L’iniziativa delle due parlamentari nasce dall’ultimo di una "lunga seria di episodi che confermano il maschilismo dominante nelle decisioni di Montecitorio: le ultime designazioni fatte dalla camera hanno riguardato 14 persone, tutti maschi".