L’appello dei sindacati molisani per misure più eque e sacrifici distribuiti

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L’appello dei sindacati molisani per misure più eque e sacrifici distribuiti

13 Dicembre 2011

di g.l.

Dopo sei anni di scioperi e lotte separate, le bandiere di Cgil, Cisl e Uil sono tornate a sventolare insieme anche in Molise. Con loro anche l’Ugl, la quarta organizzazione che ha deciso di scendere in piazza contro i provvedimenti del nuovo esecutivo tecnico. La manifestazione regionale si è svolta ieri davanti alla Prefettura di Campobasso. Una protesta, per la verità, poco “rumorosa”. Solo qualche fischietto in mano ai rappresentanti dei sindacati e un megafono per urlare slogan contro la crisi e a sostegno dei lavoratori. Bisognava “esserci comunque”, è il commento dei manifestanti, “far vedere al Paese che i sindacati non la pensano come il Governo, che i sacrifici sono giusti, ma che devono farli tutti”.

Ma al di là di slogan e striscioni, a Campobasso non si è trattato della solita manifestazione sindacale. Quella andata in scena ieri non è la classica protesta messa in atto contro un governo politico, ma un tentativo di “prova di forza” per dimostrare a iscritti e cittadini che il sindacato può ancora contare qualcosa rispetto alle decisioni prese dall’alto. Nessuno, in realtà, sembra illudersi che la protesta serva a far cambiare rotta al nuovo esecutivo, ma la speranza è che si possa “portare a casa almeno qualche risultato per gli iscritti”, ha sottolineato, in particolare, il segretario generale della Cisl Molise, Pietro Iocca. Tutti i leader del sindacato molisano hanno criticato unanimemente i provvedimenti del Governo. “Le misure non sono eque – ha affermato Erminia Mignelli, segretario generale della Cgil Molise – avvantaggiano i ricchi e penalizzano le fasce deboli”. Per Pino Minicucci, segretario generale della Uil in Molise, “pensionati, lavoratori, precari e famiglie sono i più penalizzati dal governo. Di sacrifici ce ne sono già abbastanza, come quello che riguarda l’Imu (Imposta municipale unica, ndr), non c’era bisogno di toccare i carburanti, l’Iva e speculare sulle pensioni”. Il segretario regionale dell’Ugl, Antonio D’Anolfo, infine, ha evidenziato i problemi che riguardano il territorio, con “migliaia di lavoratori a cui sta scadendo la cassa integrazione, aziende che chiudono e giovani che rimangono senza occupazione”. Da piazza Prefettura a Campobasso, i tre sindacati confederali, insieme all’Ugl, hanno lanciato anche un appello al governo regionale guidato da Michele Iorio per intervenire contro la crisi e a sostegno di imprese e lavoratori.

Mentre i sindacati erano in piazza a protestare, nella sede della Regione si stavano invece ultimando i preparativi per assegnare le deleghe ai sei nuovi assessori. Si tratta dell’ultimo passaggio politico prima di far ripartire la macchina operativa del governo regionale. Iorio ha ufficializzato proprio ieri sera gli incarichi alla sua squadra di governo, mentre oggi parlerà in Consiglio regionale a Campobasso, dove è prevista la sua relazione sul programma dell’esecutivo per i prossimi cinque anni. Per quanto riguarda gli incarichi agli assessori, ad Angela Fusco Perrella (Pdl) sono state attribuite le deleghe alle Politiche agricole, Programmazione forestale e Sviluppo rurale. Gianfranco Vitagliano (Pdl) – ex assessore del precedente governo Iorio, con Perrella e Di Sandro – continuerà a gestire, invece, le deleghe alla Programmazione, Bilancio e Rapporti con la Conferenza Stato-Regioni. Filoteo Di Sandro (Pdl) ha ottenuto la Sanità e le Politiche sociali, mentre Luigi Velardi (Udc) curerà l’Ambiente, l’Urbanistica, le Politiche della casa e i Trasporti. Ad Antonio Chieffo (Grande Sud), invece, sono stati attribuiti gli incarichi ai Lavori pubblici, Infrastrutture, Enti locali e Molisani nel mondo. Al nuovo arrivato, Michele Scasserra (della lista civica Molise Civile), ex presidente di Assindustria Molise, infine, vanno Sviluppo economico, Attività produttive, Commercio e Turismo. Il presidente Iorio ha tenuto per sé tutte le altre deleghe: Politiche del lavoro, Formazione, Energia, Cultura, Protezione civile e Sport. Ora è tempo però che il Governo regionale si metta in moto. Le difficoltà sono tante e il governatore illustrerà la tabella di marcia proprio oggi in Consiglio regionale. Sarà una corsa ad ostacoli, ma Iorio si dice convinto che il Molise riuscirà ad arrivare fino in fondo e magari a ottenere anche un buon piazzamento. L’obiettivo, lo stesso dei sindacati regionali, resta vincere la sfida della crisi e puntare verso la crescita e lo sviluppo.