L’Aquila raccoglie la sfida di Brunetta per la modernizzazione della P.A.
25 Novembre 2010
L’Aquila e il suo territorio come sinonimo di innovazione. Riflettori sempre puntati sul capoluogo abruzzese, pronto ripartire e a scommettere sul proprio futuro. “Una città provata, ma non distrutta”, sono le parole del ministro per l’Innovazione e la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta. Proprio a lui, infatti, si deve l’ultima sfida che L’Aquila è pronta a vincere: diventare il punto di riferimento dell’innovazione amministrativa.
Nel capoluogo abruzzese, infatti, sorgerà una sezione distaccata della Scuola di alta formazione della Pubblica Amministrazione. Una decisione maturata nei giorni scorsi, in occasione della tappa abruzzese del Forum sull’Innovazione e che per il ministro rappresenta un “investimento sulla cultura che consentirà di aggiungere altri progetti alle iniziative relative all’Ict che hanno fatto diventare l’Università dell’Aquila un centro d’eccellenza”.
Non solo. L’Aquila sarà una città prototipo per l’intero Paese in “disaster recovery”, ovvero la capacità di ripristinare i servizi di un sistema informatico forzatamente inattivo a causa di calamità naturali o a seguito di azioni colpose o dolose. E’ questo il senso del progetto “Aquilab”. Per il ministro Brunetta si tratta di “un esempio virtuoso di sinergia tra pubblico e privato” che vede coinvolti Ministero, Università e Comune de L’Aquila, Unicredit e Telecom.
Insomma, l’obiettivo a breve termine è fare de l’Aquila la città più cablata, un polo d’eccellenza per Ict, settore chimico-farmaceutico e spaziale. Ma per raggiungere tali traguardi diventa imprescindibile la formazione e l’innovazione. Per questo la scelta di portare, sempre a L’Aquila, la Scuola di alta formazione della PA. “In questo modo – ha aggiunto il ministro – tutte le comunità potranno innervarsi di competenze e sapere e l’Aquila si presenterà come un nuovo modello di città, evoluta nei servizi offerti e dove le attività bancarie si interfacciano con quelle del Comune e viceversa”.
La Regione Abruzzo realizzerà quindi due infrastrutture per la connettività in banda larga. La prima collegherà le quattro province, oltre a Sulmona e Avezzano, mentre la seconda la quasi totalità dei municipi della provincia. Per dare slancio a quello che si preannuncia come un vero e proprio laboratorio di innovazione sono previsti un concentrato straordinario di risorse: in arrivo, infatti, nei prossimi 12 anni, investimenti per 12 miliardi di euro. “Le difficoltà attuali – ha assicurato Brunetta – si trasformeranno in opportunità”.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi: “L’Abruzzo – ha sottolineato – sta intercettando tutti i processi innovativi che stanno interessando la Pubblica amministrazione”. Del resto, dalla sanità all’ambiente, dalla gestione del personale ai servizi alle imprese, sono molteplici i processi innovativi che la Regione sta mettendo in atto.
“Questo comporta – ha aggiunto Chiodi – un’accelerazione nei servizi, tutta a giovamento delle imprese locali, con minori costi di gestione e maggiore trasparenza”. Un’efficienza che in alcuni casi ha portato ad evidenziare anche dati negativi, altrimenti irrilevabili come l’abbandono scolastico, che in Abruzzo presenta preoccupanti dati di incremento.
Sul fronte della ricostruzione, infine, il presidente Chiodi ha sottolineato come la città de L’Aquila stia cogliendo una grande opportunità con i processi innovativi della P.A. che entrano a pieno titolo nel complesso processo di ricostruzione. “La capacità di investimenti che questa città potrà garantire in futuro – ha concluso – determinerà una forte attrattiva che se vorrà essere mantenuta richiederà apposite strutture, in modo da fornire più servizi e più competitività rispetto ad altre aree del Paese”.