L’attacco jihadista a Barcellona e quelle fake news sull’effetto “copycat”

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L’attacco jihadista a Barcellona e quelle fake news sull’effetto “copycat”

18 Agosto 2017

L’ultima dei telegiornaloni è “l’effetto copycat”, atti più o meno efferati che secondo i criminologi vengono commessi per imitazione di altri fatti di cronaca nera diffusi dai massmedia. Così ieri mentre arrivavano le tragiche notizie da Barcellona – 14 morti e oltre ottanta feriti dopo che un jihadista si è lanciato sulla Rambla contro vittime inermi – abbiamo ascoltato a dir poco assurde corrispondenze da parte dei giornalisti della americana CNN ma anche di qualche telegiornale italiano: l’attacco dei terroristi islamici in Spagna sarebbe frutto di un effetto copycat, il ‘soldato’ dello Stato islamico (Isis ha rivendicato l’attacco in Spagna) si sarebbe ispirato per il suo gesto all’uomo che negli Usa, a Charlottesville, si è scagliato con la sua auto contro una manifestazione antirazzista facendo un morto e trenta feriti, o magari a quell’altro tizio che in Francia, a poca distanza da Parigi, si è schiantato contro una pizzeria uccidendo una ragazzina di tredici anni e facendo dodici feriti. 

Insomma, prima sociologi e psicologi politicamente corretti si sono esercitati per anni spiegandoci che i terroristi islamici che da Nizza a Londra e Berlino si lanciano con tir e auto contro vittime inermi lo fanno perché sono dissociati, disagiati, con problemi psichici e caratteriali; adesso spunta l’effetto “copycat” e l’imitazione del tizio di Charlottesville. In attesa di sentire che la responsabilità di quanto accaduto a Barcellona è da imputare ai presunti “suprematisti bianchi” o magari a quel tizio che nei giorni scorsi si è lanciato contro un commissariato a Cinisello perché voleva essere ‘ricordato dai posteri’, ci limitiamo a segnalare una cosa che smentisce alla radice queste fantasiose ma soprattutto ipocrite ricostruzioni. 

Ieri in Spagna a uccidere una dozzina di persone non è stato un lupo solitario, un fanatico dello Stato islamico o un pazzo scatenato, bensì un gruppo di fuoco ben organizzato, una cellula di Isis che dopo aver seminato sangue e terrore sulla Rambla si preparava a colpire ancora. La polizia spagnola infatti ha sventato un secondo attacco e arrestato una terza persona che a quanto pare preparava un altro botto a suon di bombole di gas. Altro che effetto copycat, con buona pace di CNN e dei nostri telegiornaloni. La verità è che noi europei siamo nel mirino di un nemico che non ha bisogno di imitare alcunché visto che a spingerlo a uccidere tanti innocenti è unicamente l’odio verso l’Occidente, verso il nostro mondo, i nostri valori, e il desiderio funebre di imporre un Emirato islamico dalla Spagna alla Europa intera.