L’autopsia diventa virtuale. Primi test negli Usa

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L’autopsia diventa virtuale. Primi test negli Usa

29 Novembre 2007

L’autopsia diventa virtuale. I primi
test sono stati condotti negli Stati Uniti, nell’università del
Maryland.

Il
tavolo settorio al quale oggi lavorano i medici legali potrebbe
diventare un ricordo, o almeno scivolare in secondo piano
rispetto al lettino della Tac, la tomografia computerizzata che
da 20 anni si utilizza per le indagini non invasive.

I risultati sono stati presentati a Chicago, nel
congresso della Società di Radiologia del Nord America (Rsna).

I risultati sono incoraggianti, ha osservato il responsabile
dello studio, Barry Daly. Si basano sulle autopsie eseguite con
la tomografia computerizzata su 20 corpi, 14 dei quali vittime
di traumi e sei fra colpi d’arma da fuoco e pugnalate.

Dal punto di vista economico, poi, gli esperti rilevano che
l’autopsia virtuale è molto meno costosa di quella
convenzionale e anche molto più rapida: se un medico legale ha
bisogno di ore per completare un’autopsia, per acquisire e
valutare le immagini della tomografia computerizzata è
sufficiente mezzora.

Le
immagini dei corpi sono state quindi esaminate e valutate sia
dal radiologo sia dal medico legale, e l’attendibilità che ne
è risultata è di circa il 95%. Di conseguenza, secondo gli
esperti l’autopsia virtuale ha tutte le carte in regola per
sostituire quella convenzionale nel determinare le cause di
morte accidentale.

Sebbene l’autopsia virtuale sia già stata utilizzata in
passato, ad esempio per analizzare i corpi dei militari vittime
di operazioni di guerra, soltanto adesso questa tecnica sta
suscitando il forte interesse dei medici legali.

La ragione,
secondo Daly, è nel fatto che “la tomografia computerizzata è
uno strumento molto sensibile” e si è dimostrata in grado di
analizzare con successo sia traumi non penetranti, sia lesioni
provocate da pugnalate o proiettili.

Un altro vantaggio, ha
proseguito Daly, è che in caso di morti sospette l’autopsia
virtuale potrebbe evitare di danneggiare eventuali prove
decisive per le indagini. L’autopsia virtuale potrebbe anche
essere autorizzata in situazioni nelle quali l’autopsia potrebbe
essere proibita da credi religiosi e convinzioni culturali.