Lavoro, Camusso è isolata. Bonanni: “Furore ideologico”

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Lavoro, Camusso è isolata. Bonanni: “Furore ideologico”

16 Marzo 2014

Un rapporto tormentato tra Susanna Camusso, la Cgil e il premier Renzi. Direte, potevamo aspettarcelo. Ma a colpire sono le giravolte del grande sindacato italiano: prima la minaccia preventiva di sciopero, poi le braccia aperte al Renzi che annuncia gli 80 euro mensili in più nelle buste paga del lavoro dipendente con reddito basso, infine il "niet" al Jobs Act e le polemiche con il ministro Poletti, che non torna indietro anzi rilancia: "servono a creare le precondizioni affinché le imprese italiane possano riprendere a investire e produrre. E quindi ad assumere. Cosa che potrà accadere con meno vincoli". Nel frattempo, Cisl si dissocia, Bonanni parla di "furore ideologico", mentre il premier gioca di sponda con Landini e Fiom, all’insegna del "il nemico del mio nemico è mio amico". Camusso ora rischia di restare isolata. E anche nel Pd, ad eccezione della minoranza di Stefano Fassina, tutti tacciono. Le piazze, per adesso, non si riempiono. E adesso Renzi dovrà decidere se andare avanti dividendo il sindacato o cercando di ricucire lo strappo.