Lavoro e previdenza. Sacconi: “Cambiare le leggi Fornero”
16 Maggio 2013
di redazione
"In un contesto di persistente decrescita occorrono ancor più norme semplici e certe in materia di lavoro per incoraggiare la propensione ad assumere. Così come le limitate risorse di finanza pubblica devono essere concentrate sulla riduzione del cuneo fiscale dei primi contratti permanenti dei giovani", lo afferma il presidente della Commissione Lavoro, Maurizio Sacconi (Pdl).
"La correzione della legge 92/12," secondo Sacconi, "deve essere effettivamente utile a produrre semplicità se si vogliono generare significativi volumi aggiuntivi di occupati. E la stessa riforma previdenziale merita l’introduzione di una fase transitoria e di flessibilità – per quanto onerose – nella età di pensione, ferma restando la sostenibilità finanziaria del sistema".
"Il fenomeno degli esodati," conclude Sacconi, "ha infatti rappresentato una sorta di vendetta della realtà contro l’astrazione di una riforma che prescindeva dai prevedibili problemi delle persone. Quanto agli ammortizzatori in deroga, il consiglio dei ministri dovrà varare risorse che sarà compito del Governo combinare con il cofinanziamento delle Regioni in modo che siano impiegate correttamente nei casi in cui vi è ancora una ragionevole speranza di rientro al lavoro".