Lavoro, Istat: la disoccupazione giovanile non diminuisce
01 Luglio 2016
Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a maggio risulta stabile al 36,9%, rispetto al mese precedente. Lo comunica l’Istat, sulla base dei dati provvisori.
Lo rileva l’Istat, aggiungendo che la flessione rispetto a maggio del 2015 è pari a 4,3%. Dal calcolo del tasso di disoccupazione, spiega l’Istat, sono per definizione esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perché impegnati negli studi.
L’incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari al 9,7%: meno di un giovane su 10 è disoccupato. Tale incidenza risulta invariata rispetto ad aprile. Il tasso di occupazione cala di 0,1 punti percentuali, mentre quello di inattività aumenta di 0,1 punti. Nelle restanti classi di età il tasso di occupazione a maggio aumenta tra i 25-34enni (+0,7 punti) e gli over 50 (+0,1 punti) mentre rimane invariato nella classe 35-49 anni.
Il tasso di disoccupazione cala tra i 25-34enni (-0,5 punti) e tra i 35-49enni (-0,2 punti), mentre aumenta tra gli over 50 (+0,3 punti). Il tasso di inattività cala dello 0,3% nella classi 25-34 anni e 50-64 anni, mentre aumenta di 0,2% tra i 35-49enni.
Il tasso di occupazione, negli ultimi mesi, rispetto alla media, pare essere aumentato più o meno in tutte le classi: la variazione maggiore interessa i giovani di 15-24 anni e gli over 50 (+0,6 punti percentuali per entrambe le classi). Il tasso di disoccupazione cala tra i 15-24enni (-1,8 punti) e gli over 50 (-0,2 punti), mentre rimane stabile nelle classi di età centrali.
Il calo del tasso di inattività si osserva in tutte le classi di età e la diminuzione maggiore, pari a -0,5 punti, si rileva tra i 50-64enni. Nell’arco di un anno si registra un aumento del tasso di occupazione di oltre un punto e mezzo in tutte le classi di età ad eccezione dei 35-49enni per i quali l’aumento è di 0,1 punti.